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"Mi ha legata e stuprata": nuove accuse contro il rapper Sean Combs (Puff Daddy)

Nuove accuse contro Sean Combs: una donna è uscita allo scoperto sostenendo che il pioniere dell’hip-hop noto come Puff Daddy e la sua ex guardia del corpo l'hanno legata e stuprata, per vendere come pornografia il filmato dell’aggressione.
Thalia Graves, questo il nome dell’accusatrice, è assistita da Gloria Allred, una avvocatessa in prima linea nelle cause di violenze sessuali. E’ scoppiata in lacrime durante una conferenza stampa a Los Angeles parlando del «dolore interno» subìto a causa dell’aggressione. 
Thalia, il cui boyfriend era un executive dell’etichetta di Combs Bad Boy, è l’undicesima persona uscita allo scoperto con accuse contro Combs. Lo stupro e quel che ne è seguito sarebbe avvenuto nel 2001 nello studio di registrazione Daddy's House a New York. La denuncia, presentata a New York, arriva sulla scia del rinvio a giudizio dell’impresario per reati sessuali. «Sono contenta che sia dietro le sbarre ma questo è un senso di sollievo temporaneo», ha detto la Graves. 

Lunedì scorso l'incriminazione 
Il miliardario del rap Sean 'P. Diddy' Combs, arrestato lunedì sera da agenti dell’Homeland Security in un albergo del centro di Manhattan, è stato incriminato da un gran giurì per oltre un decennio di reati sessuali. Pioniere dell’hip hop mondiale, Combs si è dichiarato non colpevole e resterà in carcere in attesa di un processo per il quale l’impresario rischia da 15 anni di carcere all’ergastolo. Combs è il secondo vip della musica recentemente incriminato per reati di sesso dopo R.Kelly, il cantante R&B condannato a oltre 30 anni per pedofilia a New York e Chicago.
Noto anche come Puff Daddy, Combs si era trasferito «volontariamente» la scorsa settimana al centralissimo Park Hyatt sulla 57/a strada per negoziare i termini dell’arresto.