pisa
Il killer di Gucci ha sparato al figlio per un graffio sull'auto
Un graffio sulla sua auto fatto dal figlio. Sarebbe questo il motivo all’or igine della lite che martedì ha portato Benedetto Ceraulo a sparare al figlio 37enne e poi a tentare il suicidio nell’abitazione a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa.
A far «perdere il controllo» al killer di Maurizio Gucci, dicono i carabinieri, sarebbero stati dunque futili motivi, anche se le indagini sono ancora in corso. Il 37enne non è in pericolo di vita mentre Ceraulo, che è in gravi condizioni, è piantonato all’ospedale e nei suoi confronti il pm ha disposto l’arresto. Dagli accertamenti dei carabinieri, l'arma che sarebbe stata utilizzata è una pistola di piccolo calibro con matricola abrasa, ritrovata sul po sto. Il pm ha proceduto inoltre con la richiesta di convalida dell’arresto al gip per i reati di tentato omicidio con l’aggravante della recidiva specifica e detenzione di arma clandestina, ugualmente con recidiva specifica.
Permangono molto gravi le condizioni di Benedetto Ceraulo, 63 anni, che ieri, dopo una lite, ha sparato al figlio 37enne e poi ha esploso un colpo di pistola contro di sè. L’uomo, originario di Caltanissetta, già condannato per l’omicidio di Maurizio Gucci, si trova ricoverato al policlinico Cisanello a Pisa. Ricoverato a Pisa anche il figlio in condizioni che non farebbero temere per la sua vita. Tutto è avvenuto ieri mattina in una casa di campagna a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, dove Ceraulo vive da solo. Il figlio lo aveva raggiunto per le festività pasquali.