prima messa

Papa Leone XIV: "Ridurre Gesù a leader o superman è ateismo di fatto"

E’ il Vangelo di Matteo quello scelto per la prima messa di Papa Prevost nella Cappella Sistina ed è quello che narra la scelta del primo Pontefice da parte di Cristo: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa», uno dei passi del Vangelo cantato in italiano.

«Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto». Lo ha detto Leone XIV commentando il Vangelo nell’omelia della sua prima messa, concelebrata stamane con i cardinali nella Cappella Sistina. 

 «Anche oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere». Lo ha detto Leone XIV commentando il Vangelo nella sua prima messa, concelebrata stamane con i cardinali nella Cappella Sistina, dove ieri è stato eletto Papa. «Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito», ha aggiunto nell’omelia. 

 Papa Leone XIV resterà per il momento a Casa Santa Marta, dove alloggiava il suo predecessore Francesco. Secondo quanto si apprende, infatti, bisognerà attendere l’avvio dei lavori al Palazzo Apostolico - dove storicamente alloggiano tutti i Papi - così come avviene per ogni nuova elezione. Oggi dovrebbe tenersi una riunione organizzativa per decidere il cronoprogramma dei lavori. Solo al termine Prevost prenderà una decisione.
Fino al giorno della sua elezione, il neo Pontefice alloggiava invece al Palazzo del Sant'Uffizio, dove si è recato anche ieri sera incontrando i coinquilini e impartendo la benedizione senza sottrarsi agli immancabili selfie.