VENEZIA

Anna, 17 anni, morta sul catamarano al primo giorno di lavoro

Preside istituto, fra un anno sarebbe stata allievo ufficiale

Era al suo primo giorno di lavoro, come marinaia a bordo del catamarano, Anna Chiti, la giovane morta ieri pomeriggio a Venezia dopo essere caduta dall’imbarcazione già ormeggiata, e rimasta agganciata con una cima all’elica. La ragazza, originaria di Treviso, studiava al liceo nautico di Venezia.
Quando è avvenuto l’incidente, a bordo del catamarano era in corso una festa in costume, organizzata da una comitiva di ragazzi africani. Il primo ad accorgersi che era finita in acqua è stato il comandante della barca, che si è tuffato per aiutarla ad emergere, ma non è riuscito a liberarla dalla corda. Amava il mare, e la vela, in particolare, Anna. All'istituto Nautico di Venezia frequentava i corsi dell'indirizzo 'trasporti e logistica e conduzione del mezzo marino' spiega Michelangelo Lamonica, preside della scuola che conta circa 400 ragazzi. La sede storica si trova nel sestiere di Castello, a poche centinaia di metri dalla darsena di Sant'Elena, dove ieri pomeriggio Anna ha perso la vita, cadendo da un catamarano e rimanendo impigliata con una cima nell'elica. Fra un anno avrebbe terminato il suo corso di studi, e sarebbe diventata allievo ufficiale di coperta. Un futuro di lavoro imbarcata sulle navi, quindi, non tanto su imbarcazioni come un catamarano. "Era una ragazza piena di vita, appassionata - ricorda Lamonica - che oltre ad avere buoni voti si impegnava anche in attività peer to peer' con gli studenti più piccoli, per aiutarli nelle materia in cui avevano difficoltà".