indagini
Garlasco, 'sul muro vicino al corpo 6 impronte ancora ignote'
Delle sei impronte palmari rimaste ancora ignote, tre erano state rintracciate, come la 33, sulla «parete destra della scala dove è stato rinvenuto il corpo». Altre due sulla parete sinistra e un’altra sulla «parete superiore della scala». Gli esperti spiegano che «un frammento di impronta digitale/palmare» è comparabile quando, «sebbene non abbia tutte quelle caratteristiche necessarie per addivenire ad una piena identificazione, potrà comunque essere utilizzato in un confronto dattiloscopico con le impronte di soggetti 'notì» per «poter escludere con certezza l’appartenenza dell’impronta 'comparabilè al soggetto stesso».
Un lavoro di esclusione, dunque, che è stato fatto su tutti e 27 i frammenti «comparabili», tra cui appunto anche quelli del muro e della porta d’ingresso. «Gli esiti ottenuti - si legge - non hanno consentito di accertare alcun 'match’di compatibilità tra le suddette tracce e tutti i già menzionati cartellini foto-segnaletici digitali e palmari inseriti». Intanto la difesa di Sempio, coi legali Angela Taccia e Massimo Lovati affiancati dall’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano, sta valutando di affidare una propria consulenza di parte sulle impronte, tra cui quella 'centralè per i pm, la 33. Sull'impronta 10 i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano in un’informativa del 2020 scrivevano che, se si fosse accertato che era sporca di sangue, si poteva dire certamente che era dell’aggressore che si allontanava dalla «scena del crimine».
Quella traccia, però, si leggeva, «non ha i 16 punti utili ad una comparazione» ma ne ha «solamente otto». E non vennero effettuate analisi biologiche, che si cercherà di fare ora nel maxi incidente probatorio su tutte le tracce genetiche e sui «paradesivi delle impronte». (ANSA).