ROMA

Il rappresentante di Musk in Italia: "Starlink pronta all'intesa con Roma, c'è chi la blocca". La replica del ministro Urso

«Starlink è pronta all’intesa con l'Italia, ma c'è chi blocca tutto». Lo afferma in una intervista al sito web del quotidiano La Stampa Andrea Stroppa. Per il referente nel nostro Paese di Elon Musk, appena tornato dagli Stati Uniti, vista dal quartier generale del tycoon la strategia spaziale del Paese è avvolta nella nebbia.
«Da quanto ho capito, il ministro dello Sviluppo Urso, pochi giorni fa, ha dichiarato di fronte alle più importanti figure istituzionali che l’Italia avrà la sua costellazione satellitare a bassa orbita entro cinque anni per uso governativo militare senza l’aiuto di Starlink e SpaceX. Da italiano questo mi rende molto orgoglioso, e faccio il tifo per questo progetto nazionale. Da tecnico, però, mi chiedo con quali lanciatori si pensi di mettere in orbita i satelliti per coprire il Mediterraneo». «Chi produrrà i satelliti? Chi li gestirà? Chi si occuperà dell’hardware? Cioè le antenne, i router...», si chiede Stroppa. «Per ottenere le certificazioni di questi prodotti, se devono essere installati su aerei o navi - spiega - servono anni, molti anni. L’idea di avere Starlink come soluzione ponte, in attesa di una costellazione nazionale, è sensata. L’Italia in questo momento non ha nessun accordo con Starlink o SpaceX ed è tutto fermo per volontà assolutamente legittima del ministro Urso e dei suoi consiglieri». 

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato: «Quello che mi stupisce di quello che ho letto è che il signor Stroppa ritiene di conoscere quello che è stato detto al Consiglio supremo di difesa, che ovviamente lavora in piena e necessaria segretezza».