CAGLIARI

Scuola multietnica Cagliari, festa inclusiva a prima campanella

Messaggi di integrazione con matite e bandiere da tutto il mondo

(ANSA) - CAGLIARI, 11 SET - Bandierine di tutte le nazionalità appese lungo tutto il perimetro della scuola. E matite con i vessilli di tutto il mondo distribuite ai bambini al primo giorno di lezione. È l'iniziativa di un comitato spontaneo di genitori della scuola primaria Satta in centro a Cagliari. Un invito all'integrazione nella scuola più multiculturale della città con alunni di tutte le nazionalità. "Una risposta - spiega all'ANSA Pierfranco Picci, papà e uno dei promotori dell'iniziativa - a quello che era successo un anno quando alcuni genitori si erano lamentati della presenza di troppi stranieri in classe. Un episodio sgradevole. La dirigente giustamente aveva detto: che problema c'è? È una marcia in più". Una manifestazione di pace in un momento di tensioni e conflitti: "Siamo nel quartiere più multiculturale di Cagliari - continua un'altra mamma, Valeria Mura - in una scuola frequentata da cagliaritani, ma anche da tanti altri cittadini del mondo. Volevamo rappresentare che, se si vuole, si può andare contro le differenza e superare gli attriti. Con tutto quello che sta succedendo nel mondo vogliamo dare un segnale positivo". E allora tutti contenti: bambini in classe con la matita con bandiera del Paese di origine dei propri genitori. Non necessariamente: anche con il simbolo del luogo di provenienza della famiglia del compagno di banco. Una festa internazionale e multiculturale. Ciascun bambino, accompagnato davanti a un planisfero, è chiamato a indicare il Paese di provenienza della propria famiglia. Dopo l'ingresso dei bambini, trasferimento in piazza del Carmine con l'accoglienza ufficiale dei piccoli studenti delle prime elementari con tanto di rullo di tamburi per ogni alunno chiamato dalle maestre: cognomi sardi, ma anche di tutto il mondo. "Le insegnanti del Satta - spiega la dirigente scolastica Elizabeth Piras Trombi Abibatu - hanno lavorato sin dall'inizio per dare un'accoglienza agli alunni che entravano nelle classi prime. i nostri iscritti provengono un po' da tutti i Paesi dell'area dell'Oriente e anche dell'Africa. Ci sono genitori che scelgono il Satta - spiega la preside - proprio perché è multietnico e pertanto volevano dare un segnale". (ANSA).