BOLOGNA

Sprangate alla convivente, condannato per tentato omicidio

I fatti nel Piacentino nel 2024. Pena 8 anni e mezzo reclusione

(ANSA) - BOLOGNA, 14 SET - Condanna a otto anni e sei mesi di reclusione, da parte del Tribunale di Piacenza, per un cittadino marocchino 27enne che il 5 ottobre del 2024 ha aggredito a sprangate la convivente 37enne, causandole fratture al cranio e al naso. La giudice Matilde Borgia - come riporta il quotidiano 'Libertà' - ha condannato l'uomo per maltrattamenti e tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, stabilendo un risarcimento di 25mila euro per la donna e 5mila per ciascuno dei due figli di 5 e 7 anni. La coppia viveva a Castelsangiovanni, nel Piacentino: secondo quanto ricostruito dalla Procura del capoluogo emiliano, l'uomo si era già reso protagonista di ripetute violenze contro la convivente: insulti, schiaffi, pugni e una testata al volto che aveva spinto la donna a scappare di casa. Per giorni il 27enne aveva chiesto alla compagna di tornare, fino a minacciarle il suicidio il 5 ottobre. La donna si convinse a rientrare, ma era una trappola. "Appena giunta, avendola attesa nel cortile, iniziava a dialogare con lei con toni accesi e di seguito prendeva dal bagagliaio della sua auto una spranga di ferro con la quale la colpiva più volte sull'addome e in testa", racconta ancora 'Libertà', citando il capo d'imputazione. La vittima si accasciò a terra con fratture al cranio e al naso. Solo l'intervento di una vicina, che chiamò il 118, evitò conseguenze peggiori. La donna fu portata al pronto soccorso di Piacenza e guarì dopo due mesi. L'aggressore fuggì all'arrivo dei carabinieri, nascondendosi in un parcheggio dove fu arrestato con ancora in mano la spranga utilizzata per l'aggressione. Il processo si è celebrato venerdì con rito abbreviato. La difesa aveva chiesto una perizia psichiatrica per l'imputato e la derubricazione in lesioni aggravate, ma il Tribunale ha respinto entrambe le richieste: il medico legale ha confermato che le lesioni erano idonee a provocare la morte per la violenza dei colpi e l'uso della spranga di ferro. (ANSA).