TEMPIO PAUSANIA
Processo a Grillo jr, lunedì in aula per la sentenza
Il Csm conferma la composizione del collegio giudicante
(di Roberta Celot e Antonella Brianda) (ANSA) - TEMPIO PAUSANIA, 21 SET - Si torna in aula lunedì, alle 10.30, con il collegio del Tribunale di Tempio Pausania regolarmente composto da tre magistrati che, fino ad oggi, hanno condotto il processo per violenza sessuale di gruppo ai danni di due giovani donne, che vede imputati Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. Lo ha deciso il Csm su richiesta dello stesso Tribunale. Il Consiglio superiore della magistratura ha infatti disposto l'applicazione del giudice Alessandro Cossu nel tribunale sardo - ha preso servizio ad Asti agli inizi del mese - per tutte le udienze necessarie sino alla sentenza del processo, attesa per lunedì prossimo. Il presidente del collegio, Marco Contu, colpito da un gravissimo lutto prima dell'udienza del 3 settembre, ha ripreso a lavorare. Si riprende con le ultime repliche del pool difensivo di Grillo jr, poi i giudici si ritireranno in camera di consiglio per decidere la sorte dei quattro imputati. Non si è appreso se i quattro saranno in aula, così come è incerta la presenza della principale accusatrice, la studentessa italo norvegese all'epoca 19enne, che denunciò il presunto stupro ai carabinieri di Milano alcuni giorni dopo i fatti contestati: era la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019 nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo. L'avvocata che rappresenta la ragazza, Giulia Bongiorno, aveva anticipato che lei avrebbe voluto essere in aula, ma aveva anche precisato che non era stata presa alcuna decisione definitiva. Se fosse presente, il processo tornerebbe a porte a chiuse: solo nelle ultime fasi, infatti, i giornalisti sono stati ammessi. Conclusa la requisitoria di otto ore il 10 luglio scorso, suddivisa in due giorni, il procuratore Gregorio Capasso ha chiesto la condanna di tutti gli imputati a 9 anni di reclusione con le attenuanti previste dal codice penale. Per il pm, Grillo jr e i suoi amici sono "inattendibili" perchè hanno "adattato la loro versione a seconda delle indagini". Per le difese invece, i quattro sono da assolvere: il rapporto sessuale - hanno ribadito - è stato consenziente ed è la presunta vittima a non essere credibile. "Una sopravvissuta alla violenza ma morta dentro", l'ha definita al contrario l'avvocata Bongiorno, auspicando "una sentenza nella quale sia riconosciuta la correttezza di questa denuncia così difficile, e un vero riscontro al fatto che la scelta di denunciare in Italia ha un senso ancora oggi". (ANSA).