ROMA

Tar, un solo esposto non basta per silenziare la 'movida'

Accolto reclamo esercente contro obbligo chiusura a mezzanotte

(ANSA) - ROMA, 25 SET - Un solo esposto non è sufficiente per rendere assodati i presupposti per l'adozione da parte di un Comune di un provvedimento contingibile e urgente per contrastare il fenomeno del disturbo della quiete pubblica in orario notturno durante il periodo estivo. E' il motivo di principio espresso dal Tar del Lazio con una sentenza con la quale ha accolto un ricorso di un esercizio pubblico di Magliano Romano. In sostanza è accaduto che il Sindaco della cittadina, a inizio luglio scorso, ha disposto la chiusura degli esercizi commerciali alle 24 (all'1 di notte nei giorni festivi) fino al prossimo 30 ottobre. Un esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande si è allora rivolto al Tar del Lazio per contestare il provvedimento. E adesso i giudici, premettendo che, in seguito a una istruttoria disposta, "si è acclarato che il Sindaco ha basato il proprio apprezzamento su un solo esposto, inviatogli da alcuni residenti in loco, che denunciavano il fenomeno", hanno ritenuto che "un mero esposto, non supportato da una successiva attività di verifica dei fatti da parte della pubblica autorità, o comunque da prove materiali inconfutabili, non è sufficiente a dare per assodati i presupposti di adozione del provvedimento contingibile e urgente, quanto alla sussistenza e alla gravità del disturbo". Da qui l'annullamento del provvedimento del Sindaco di Magliano Romano. (ANSA).