ROMA
Gino Cecchettin a summit Onu su violenza digitale di genere
Evento al Palazzo di vetro. 'Milioni vittime in tutto il mondo'
(ANSA) - ROMA, 26 SET - A rappresentare il nostro Paese, alla Ottantesima Assemblea generale dell'Onu al summit dedicato al contrasto della violenza digitale di genere, sono stati Darya Majidi, presidente di Un Woman Italy, e Gino Cecchettin, advocate italiano di 'HeForShe', il movimento globale approdato in Italia lo scorso maggio che vuole promuovere l'uguaglianza di genere attraverso il coinvolgimento diretto di uomini e ragazzi. Ne è uscito un appello a governi e big tech per norme più stringenti "Milioni tra donne e ragazze in tutto il mondo - sottolinea Un Woman Italy in una nota - ogni anno subiscono qualche forma di violenza online: in testa diffamazione e disinformazione (2 su 3) ma anche abusi sessuali, discorsi d'odio, impersonificazione, stalking, doxing (diffusione di informazioni personali), minacce e abusi attraverso immagini e video. L' avvento dell'Intelligenza artificiale generativa ha amplificato il fenomeno. La violenza di genere digitale ha assunto proporzioni allarmanti". HeforShe ha puntato i riflettori sulla violenza di genere digitale. Un tema al centro della campagna UNiTE di Un Women, al via il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Di particolare allarme è la presenza ormai capillare della cosiddetta "manosfera", una rete eterogenea di movimenti e community online che diffondono e amplificano misoginia, disinformazione e violenza di genere. A unirli è l'opposizione al femminismo e la convinzione che gli uomini siano "vittime" del contesto sociale e politico che favorirebbe ingiustamente le donne. E l'esposizione pubblica delle donne evidenzia il fenomeno. Come mostra l'ultimo Gender Snapshot Report di Un Women, oltre due giornaliste su tre nel mondo hanno subìto violenza online. "Noi uomini non possiamo limitarci a osservare: dobbiamo riconoscere e contrastare misoginia, odio e modelli tossici di maschilità che circolano sul web", ha sottolineato Gino Cecchettin, presidente della Fondazione Giulia, nata in memoria della giovane figlia vittima di femminicidio. Il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite è per Cecchettin uno snodo importante "Essere Advocate di 'HeForShe' per me - ha proseguito Gino Cecchettin - significa trasformare un'esperienza personale di dolore in un impegno concreto per il cambiamento". "È urgente che tutti uniscano gli sforzi contro la violenza di genere online. Da un lato le istituzioni, con politiche educative incentrate sulla prevenzione e leggi più stringenti per contrastare gli abusi. Dall'altro le grandi aziende tecnologiche, che devono impedire alle loro piattaforme di trasformarsi in zone franche dove prosperano con impunità violenza e misoginia", ha ribadito Darya Majidi. "Siamo onorati del riconoscimento arrivato dall'Onu", ha concluso. (ANSA).