TRIESTE
La seconda vita del Batiscafo Trieste, inaugurata riproduzione
In piazza Unità d'Italia. Destinata al Museo de Henriquez
(ANSA) - TRIESTE, 05 OTT - Se l'originale ha resistito alla spaventosa pressione subacquea a meno undicimila metri, la fedele riproduzione 1:1 del Batiscafo Trieste esposta in piazza Unità d'Italia ha stamani resistito alle raffiche a 100 chilometri all'ora della Bora che ha sferzato la città accompagnata da una pioggia battente, per l'inaugurazione. Il Batiscafo con tanto di scritta "Trieste" sulla torretta, stabilì un primo record toccando 3.150 metri di profondità nella fossa del Tirreno, davanti a Ponza, nel 1953. A bordo c'erano lo scienziato svizzero Auguste Piccard e suo figlio Jacques. Sette anni più tardi raggiunse il punto più basso dei mari del pianeta, la Fossa delle Marianne, meno 10.916. A bordo c'erano Jacques Piccard e Don Walsh, militare della Us Navy. Quel che resta dell'originale mezzo è nel Museo Navale di Washington, questa copia, realizzata a Bergamo dall'azienda M23, riallaccerà il rapporto tra il Batiscafo e la città, e sarà dunque trasferito nel Museo della Guerra per la Pace Diego de Henriquez, a Trieste ovviamente. Il progetto del batiscafo Trieste fu frutto dell'ingegno dello scienziato svizzero Auguste Piccard, e di suo figlio, Jacques, ma Trieste ha avuto un ruolo importante grazie a Diego de Henriquez, collezionista e visionario, che incoraggiò Piccard a scegliere la città come base per la realizzazione del nuovo mezzo. Questo fu costruito nei Cantieri Riuniti dell' Adriatico di Trieste e Monfalcone, con la cabina pressurizzata forgiata alle Acciaierie Terni, saldata all'unità nei cantieri navali di Castellammare di Stabia (Napoli). Un film documentario "Operazione Batiscafo Trieste", scritto e diretto da Massimiliano Finazzer Flory, commissionato dal Comune di Trieste a Movie&Theatre, racconterà l'intera vicenda. A Losanna Finazzer Flory è stato a casa Piccard per intervistare Betrand, figlio di Jacques: "La storia della mia famiglia non sarebbe stata la stessa senza Diego de Henriquez - spiega nel film - Me ne parlava mio padre: tutto è nato dall'incontro fra Diego de Henriquez e mio padre, e dall'invito di raggiungerlo a Trieste". (ANSA).