MILANO

Cassazione, 'Stasi sta risocializzando, percorso positivo'

Motivi conferma della semilibertà, 'solo criticità residue'

(ANSA) - MILANO, 13 OTT - "Il Tribunale di sorveglianza, muovendo dal grave delitto commesso da Stasi, ha scrupolosamente analizzato le risultanze del trattamento, apprezzando, mediante argomentazioni analitiche, logiche ed esaurienti, qui incensurabili, l'evoluzione favorevole di personalità da esse riflessa, indicativa della progressiva risocializzazione del detenuto, pienamente convalidata da tutti gli operatori penitenziari". Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni della sentenza con cui, lo scorso primo luglio, ha confermato di fatto la semilibertà per Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. La prima sezione penale della Suprema Corte Cassazione (presidente Giuseppe Santalucia), infatti, ha rigettato il ricorso della Procura Generale di Milano contro l'ordinanza del 9 aprile che aveva ammesso Stasi al regime della semilibertà. Il ricorso, in particolare, vedeva al centro un'intervista in tv di Stasi durante un permesso premio. Il Tribunale, scrive la Cassazione, "ha specificamente valutato, in chiave trattamentale, l'esistenza dell'intervista, ma, dopo averne ricostruito toni e contenuto per il tramite della Direzione penitenziaria, ha ritenuto che il suo rilascio non violasse le prescrizioni al cui rispetto la fruizione del permesso premio era vincolata e non rappresentasse un fattore tale da inficiare il proficuo percorso trattamentale in atto. Anche sul punto - si legge ancora - la decisione è immune da vizi del ragionamento logico e supera il vaglio di legittimità". Il Tribunale, spiega ancora la Cassazione, "non ha sottaciuto, infine, l'esistenza di criticità residue di personalità, legate non già dunque all'intervista, mantenutasi nei limiti della continenza, quanto alla tendenza dell'interessato ad autoproteggersi e ad accreditare all'esterno un'immagine positiva della propria persona". E ciò "in una prospettiva di recupero graduale di autostima che non può prescindere, per mantenere valore trattamentale, da ulteriori e concrete verifiche". (ANSA).