TRIESTE
Veglia in Duomo per Giovanni, in mille vicino al padre del bimbo
Omelia del parroco di Muggia, decine e decine di candele accese
(ANSA) - TRIESTE, 16 NOV - "Ci deve essere un legame sociale che viene prima della legge e deve anche stimolarla la legge, non solo per evitare il male, ma anche per consentire il bene. Dobbiamo riscoprire la bellezza della vicinanza. Siamo connessi costantemente, ma sempre più distanti. Vedo ma non guardo, perché non mi riguarda". E' un passaggio del discorso del parroco di Muggia, don Andrea Destradi, pronunciata ieri sera nel corso della veglia in Duomo in ricordo del piccolo Giovanni ucciso dalla madre. Nel Duomo gremito con oltre mille persone dentro e fuori, in piazza Marconi, don Andrea si è posto un interrogativo che è sulla bocca di tutti: "In tanti mi domandano dove sia Dio in questa tragedia. Dio è nel profondo del nostro dolore ed è lì per rialzarci", ha detto. Alla veglia hanno partecipato parenti, amici, conoscenti, compagni di classe, delle attività sportive, di catechismo del piccolo Giovanni, e il padre, Paolo, stretto nell'affetto di tutti. C'erano anche il vescovo di Trieste, mons.Enrico Trevisi, il sindaco Paolo Polidori e alcuni esponenti della giunta. Al termine, la folla è rimasta in piazza e tanti si sono spostati dal Duomo all'altra parte della piazza, al civico 3 dove c'è la casa della madre, dove è avvenuto l'omicidio. Sono stati lasciati nuovi messaggi di affetto e decine e decine di candele accese. (ANSA).