ROMA

Canfora, polemiche Più libri? Antifascismo da salotto fa ridere

'Rigurgiti fascismo non si combattono coi divieti ma con cultura

(ANSA) - ROMA, 04 DIC - L'aver lasciato che la casa editrice di testi di estrema destra Passaggio al bosco esponesse a Più libri più liberi "è stata la decisione giusta, mi pare ovvio, non siamo tornati alla controriforma che aveva l'elenco dei libri proibiti. Comunque l'antifascismo da salotto fa ridere" lo dice Luciano Canfora all' ANSA commentando le polemiche degli ultimi giorni che hanno anche portato Zerocalcare a decidere di non partecipare alla fiera letteraria romana. Rispetto alla lettera con la quale 80 fra scrittori e altre personalità abbiano chiesto l'esclusione di Passaggio al bosco "di solito chi firma gli appelli lo fa per esibire se stesso, è una specie di malattia mentale delle primedonne - osserva lo storico e filologo - Non si combatte contro i rigurgiti o i ritorni del fascismo con i divieti, si fa facendo cultura, discutendo, vincendo politicamente, non con la censura che è molto comoda". Assumere queste posizioni invece "serve anche ad entrare finalmente nella prima pagina di qualche giornale, che è l'obiettivo supremo degli intellettuali di solito". Quindi lei non condivide la decisione di Zerocalcare di non partecipare? "Fatti suoi, avrà avuto da fare altrove, io non so chi lui sia veramente, però va benissimo. Non credo che soffriremo per questa mancanza". Oltretutto anche la casa editrice Passaggio al bosco, "non mi era nota prima, però lo spirito spira dovunque, dice il Vangelo di Giovanni, o il Faust di Goethe, quindi calmatevi, è il caso di dire, anche perché quando Adelphi stampa Celine, feroce antisemita invece va bene?". Quest'anno lo storico non ha incontri alla fiera (dov'era invece tra gli ospiti l'anno scorso) ma se fosse stato nel programma non avrebbe cancellato la partecipazione: "Non ho mai praticato in vita mia la censura verso chicchessia, ho sempre preferito la parola alla polizia". (ANSA).