VERBANIA
Acido sulla ex 'ma non tentò lo sfregio perchè si potè lavare'
Le motivazioni della sentenza sull'aggressione a Verbania
(ANSA) - VERBANIA, 05 DIC - Rovesciò due flaconi di acido muriatico addosso alla ex, aggredendola all'interno del salone da parrucchiera della donna, ma per il giudice non si trattò di un tentativo di deformazione o sfregio permanente del viso. Il liquido utilizzato, contenente acido cloridrico al 6,5%, era "inidoneo" a provocare "in concreto" il danno, perché nel locale era "possibile risciacquare immediatamente la cute colpita senza attendere i circa 15 minuti necessari per la cristallizzazione della lesione". Lo si legge nelle motivazioni della sentenza emessa lo scorso 12 novembre a Verbania, con condanna a tre anni per l'uomo che il 28 dicembre dello scorso anno aggredì la ex. La donna "sebbene attinta dal liquido sui capelli, sul collo e sul viso, anche grazie all'immediato abbondante risciacquo (...) non ha riportato danni cicatriziali o profondi sull'epidermide" scrive il gup Mauro D'Urso. Per il giudice questo "porta a un diverso inquadramento giuridico" del fatto, collocando l'accaduto "al di fuori dei confini" del reato di tentata deformazione dell'aspetto, benché "in nulla si indulga rispetto alla gravità della condotta delittuosa" dell'uomo. L'imputato, un 64enne, a novembre è stato condannato a tre anni, la stessa pena richiesta dal pubblico ministero ma con la riqualificazione dei capi d'imputazione. Il gup aveva infatti riconosciuto le tentate lesioni gravissime anziché la tentata deformazione dell'aspetto, così come le minacce anziché lo stalking. Nei giorni precedenti all'aggressione aveva inviato una serie di messaggi alla donna, tra cui "quegli occhi potrebbero non vedere più", "l'acido brucia bene", "quindi d'ora in poi guardati le spalle! E se vai dai carabinieri per te è finita". (ANSA).