ROMA

'Vite fuori fuoco', volti di senzatetto nel calendario Codacons

Ideato e realizzato da Tiziana Luxardo, foto tra sogno e realtà

(ANSA) - ROMA, 06 DIC - Raccontare la quotidianità del popolo dei senzatetto, degli invisibili, e restituire loro una dignità. È l'obiettivo del calendario 2026 del Codacons, ideato e realizzato da Tiziana Luxardo con il titolo "Vite fuori fuoco, tra sogno e realtà". Dodici scatti dedicati ai senza fissa dimora, donne e uomini addormentati fra i cartoni, agli anziani abbandonati, ai bambini vittime di maltrattamenti. "Le fotografie di Tiziana Luxardo, attraverso l'arte, ci ricordano che dietro i numeri della povertà e dell'emarginazione ci sono volti e diritti fondamentali calpestati, diritti alla casa, alla salute, a una vita dignitosa" afferma il presidente dell'associazione Carlo Rienzi. "Il Codacons, che da sempre difende questi diritti, ha voluto realizzare questo calendario per riportare al centro del dibattito pubblico le vite degli ultimi e trasformare la denuncia in impegno concreto". "Ho cercato di mettere a fuoco queste vite, lo specchio più crudo di un mondo che spesso genera soprusi, non perdona i fallimenti e lascia solo chi cade, considerando unicamente il valore umano legato alla produttività", spiega l'autrice. "Il tocco di colore negli scatti rappresenta la speranza per immaginare, sognare, quello che avrebbe potuto essere e invece non è stato. Un modo, anche, per inchiodare la società alle proprie responsabilità". Il progetto, racconta la fotografa romana, parte da lontano. "Ho sempre voluto raccontare l'emarginazione e l'isolamento sociale, ma non avevo trovato la formula giusta". Mentre riordina l'archivio per allestire il museo fotografico virtuale Luxardo, la fotografa si imbatte in un vecchio scatto in bianco e nero, il ritratto di un uomo senza fissa dimora conosciuto come Roberto, che un tempo era stato un immobiliarista di successo in Argentina. La crisi economica del 2000 lo travolse, lasciandolo senza più nulla e spingendolo in strada, dove incontrò la sua compagna, anche lei segnata da una storia difficile fatta di abusi e dipendenze. "Ritrovare quell'immagine, che oggi è la copertina del calendario, - afferma Luxardo - mi ha fatto capire che dovevo ripartire da lì per raccontare un tema molto attuale, una vera piaga sociale del nostro Paese". Dal gemellaggio della fotografa con il Codacons sono già nati progetti di impatto sociale, da "Addio alle Armi", appello alla pace, dove per la prima volta russe e ucraine hanno posato insieme, a "Dove c'è Cuore c'è Casa", dedicato alle famiglie non convenzionali, a "Italienza" sull'Italia post-pandemia, "Bulli & Pupe", contro il bullismo, "Siamo Uomini o Caporali", denuncia dello sfruttamento e della violenza sulle donne nelle campagne. Anche il calendario 2026 continua la tradizione di progetti con al centro impegno civile e sensibilizzazione sociale attraverso la potenza evocativa delle immagini. (ANSA).