ROMA
Una nuova "lista degli stupri" in un liceo di Roma. Aperta un'indagine per il caso al liceo "Giulio Cesare"
Al lavoro i pm di piazzale Clodio e quelli per i Minorenni. Ricevuta una informativa
Dopo la "lista stupri" al liceo Giulio Cesare di Roma, che tanta indignazione ha suscitato in queste settimane, compare al terzo piano dei bagni dei ragazzi una "lista stupri" anche al liceo Carducci in via Asmara, nel quartiere Aficano, con i nomi di due ragazze, scritti a pennarello, che sono poi stati cancellati dagli stessi autori.
«Non è la prima volta - afferma la Rete degli studenti - che all’interno del Carducci si verificano episodi del genere, a partire da alcuni docenti che in classe si permettono di prendere posizioni in avversione all’aborto e all’emancipazione lavorativa della donna; oppure studenti che si permettono di usare insulti pesantemente denigratori di matrice maschilista contro le studentesse, attaccando i loro corpi e la loro sessualità». «Ancora una volta la violenza di genere viene sbeffeggiata, denigrata o ancora peggio glorificata - aggiungono le ragazze del collettivo Asmara - non sono ragazzate, ma sintomi della società patriarcale e machista in cui i cosiddetti "bravi ragazzi" nascono, crescono e su cui si adagiano. Siamo stanche di essere ridotte ad una lista su un muro, come forma di scherzo o di minaccia». «Pretendiamo un cambiamento, lo vogliamo reale ed imminente», dice Bianca Piergentili, coordinatrice della Rete studenti medi del Lazio. «Il ministro parla di punire i colpevoli, si inizia «la caccia all’uomo» ma sono tutti colpevoli, in primo luogo le istituzioni che ci abbandonano, ci negano la necessità di instaurare un’educazione sessuo-affettiva ed al consenso all’interno delle nostre scuole, danno colpe a nemici immaginari pur di non ammettere un problema reale e sociale», conclude.
Assistiamo, per la vicepresidente della Commissione Scuola di Roma Capitale Rachele Mussolini, «a quella che sta diventando un’odiosa e deprecabile "prassi" che vede le donne come un mero oggetto sessuale da collezionare. Un fenomeno che si sta diffondendo a vista d’occhio e che dimostra come i nostri giovani abbiano bisogno di figure di riferimento preparate che spieghino loro i valori dell’empatia e del rispetto dell’altro».
Anche per la capogruppo di Azione in Campidoglio, Flavia De Gregorio, «servono più presidi di polizia nelle stazioni della metro, ma non basteranno mai da soli. C'è un’urgenza più profonda: un lavoro culturale capace di cambiare davvero il modo in cui cresciamo, parliamo, ci relazioniamo. Un’educazione emotiva e sessuale che insegni rispetto, consapevolezza, responsabilità».
Indagine per istigazione a delinquere per la "lista" del liceo Giulio Cesare
Sia la Procura ordinaria di Roma che quella per i Minorenni si muovono per la vicenda della "lista stupri", la scritta trovata in uno dei bagni del liceo classico Giulio Cesare, nel quartiere Trieste. I pm dei due uffici giudiziari, in coordinamento, hanno aperto fascicoli di indagine in cui si procede per il reato di istigazione a delinquere finalizzata alla violenza sessuale. Sul caso sono a lavoro da giorni gli uomini della Squadra Mobile e della Digos. Ai magistrati è stata trasmessa già una prima informativa sull'accaduto e il procedimento al momento è contro ignoti. Nei giorni successivi alla scoperta della lista shock, la preside della scuola è già stata convocata in Questura per essere ascoltata dagli inquirenti. Il sospetto, infatti, è che dietro l'elenco con i nomi di otto studentesse e di uno studente ci possa essere una ritorsione legata alle ultime elezioni studentesche. Per questo, dopo la dirigente Paola Senesi, sono stati convocati anche vicepreside e docenti per raccogliere elementi sul clima politico all'interno dell'istituto. A segnalare la scritta fu uno studente che fotografò la scritta. Il fatto venne poi denunciato dal collettivo Zero Alibi e dagli stessi rappresentanti di istituto. "Non riteniamo tale vile atto una mera bravata, bensì l'ennesima azione violenta e sessista - scrissero in una nota -. Fermamente combatteremo chi vuol far passare in sordina questo accadimento". Sul caso intervenne anche il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, auspicando anche provvedimenti: si tratta, per il ministro, di "un fatto grave che va indagato e sanzionato duramente. Con le nuove norme la scuola ha tutti gli elementi per procedere". Nei giorni scorsi una seconda 'lista' è comparsa anche sui bagni del liceo scientifico Vallisneri di Lucca. Nella scritta due nomi di ragazze. La preside è intervenuta per farla cancellare avviando contestualmente le verifiche. (ANSA).