SIRACUSA
Scoperto market di falsi di lusso online, tre denunciati in Sicilia
Due indagati percepivano reddito cittadinanza. Uno aveva villa con piscina e Lamborghini
(ANSA) - SIRACUSA, 15 DIC - Avevano ideato un sofisticato sistema di vendita di prodotti contraffatti (borse, capi di abbigliamento, portafogli e orologi) alimentato da dirette sui social network e da un sito internet. I tre indagati, due di Siracusa e uno di Catania, sono stati denunciati dalla guardia di finanza di Siracusa per ricettazione e vendita di prodotti contraffatti. Due di loro , avevano anche indebitamente percepito il reddito di cittadinanza: un contrasto evidente con il tenore di vita riscontrato dagli investigatori, confermato dal sequestro di una Lamborghini Urus del valore di circa 270.000 euro, nella disponibilità di uno di essi. I tre avevano trasformato la villa con piscina di uno di loro in uno showroom clandestino allestito come una boutique. I finanzieri hanno sequestrato migliaia di articoli falsi, beni mobili e denaro per circa 300 mila euro, tra cui la fuoriserie. Dalla villa gli indagati trasmettevano in streaming, sulle piattaforme TikTok e Instagram, dirette seguite da centinaia di clienti, durante le quali esibivano la merce. I tre avevano creato anche un sito internet, con provider statunitense, curato nei minimi dettagli, con gli articoli catalogati per categoria e marchio, accompagnati da fotografie in alta definizione, dall'indicazione del relativo prezzo di vendita e da descrizioni studiate per valorizzarne la qualità. In particolare compariva la dicitura "importazione parallela - qualità AA+ come l'originale". Una volta concluso l'acquisto, la merce veniva consegnata tramite corrieri e pagata in contrassegno dagli acquirenti. I relativi importi erano riscossi direttamente dai vettori, i quali, con cadenza mensile, provvedevano a versare le somme incassate sui conti correnti degli indagati, alcuni dei quali accesi in Italia e altri presso istituti esteri (Belgio, Irlanda del Nord e Lituania). L'analisi delle spedizioni effettuate negli ultimi cinque anni ha permesso agli investigatori di ricostruire un volume di vendite, solo in contrassegno, di circa 12.000 articoli contraffatti immessi sul mercato, per un fatturato illecito stimato complessivamente in oltre 2 milioni di euro. (ANSA).