MILANO

Il giorno della difesa di Ferragni nel processo per truffa a Milano

Lei, 'tutto in buona fede, nessun lucro'. I pm hanno chiesto un anno e 8 mesi

(ANSA) - MILANO, 19 DIC - E' il giorno della difesa di Chiara Ferragni nel processo abbreviato milanese, a porte chiuse, che la vede imputata, assieme ad altri due, per truffa aggravata sui noti casi di presunta pubblicità ingannevole del Pandoro Balocco Pink Christmas e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi. L'influencer è entrata molto prima dell'inizio dell'udienza davanti al giudice Ilio Mannucci Pacini, e in aula prenderanno la parola per le loro arringhe i due legali dell'imprenditrice, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. Oggi parleranno, poi, anche le difese dell'ex collaboratore di Ferragni, Fabio Damato, e del presidente di Cerealitalia, Francesco Cannillo. L'aggiunto Eugenio Fusco e il pm Cristian Barilli hanno chiesto per l'influencer, che si è sempre detta innocente, una condanna a un anno e 8 mesi senza attenuanti. Lei con Damato, secondo i pubblici ministeri, avrebbe avuto un "ruolo preminente" nelle campagne commerciali con cui sarebbe stata realizzata quella truffa con "grande diffusività", perché i suoi 30 milioni di follower si fidavano di lei e alle sue società spettava "l'ultima parola" nell'ambito degli accordi con la Balocco e con Cerealitalia. La sentenza arriverà il 14 gennaio. "Tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto in buona fede, nessuno di noi ha lucrato", ha spiegato l'imprenditrice con dichiarazioni spontanee il 25 novembre. Ferragni ha già chiuso il fronte amministrativo ed effettuato risarcimenti e donazioni per 3,4 milioni di euro. Stando alle indagini del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf, tra il 2021 e il 2022 avrebbe ingannato follower e consumatori con presunti ingiusti profitti - in relazione a quelle vendite dei due prodotti, il cui prezzo non comprendeva la beneficenza pubblicizzata - per circa 2,2 milioni. Oltre alla difesa nel merito dei legali di Ferragni sull'assenza del raggiro e quindi del reato ai danni dei consumatori, tema importante sarà anche quello dell'aggravante della "minorata difesa" degli utenti on line, anche perché se cadesse ci sarebbero proscioglimenti per mancanza di querele. (ANSA).