Roccella "La priorità è scongiurare la chiusura dei centri antiviolenza"
ROMA (ITALPRESS) - "Per un altro anno i requisiti per i centri anti-violenza e le case rifugio, dove trovano supporto e accoglienza le donne vittime di violenza, non cambieranno". Lo annuncia la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, dopo che in sede di Conferenza Unificata, su proposta del ministero stesso, è stata approvata la proroga dell'intesa attualmente vigente tra governo, Regioni ed enti locali, che disciplina i requisiti minimi per centri e case rifugio. "La nuova intesa che avrebbe dovuto sostituire quella attualmente in corso - spiega la ministra - era stata siglata alla fine della scorsa legislatura, e prevedeva requisiti molto stringenti, alla luce dei quali, con una successiva ricognizione, diverse Regioni e associazioni hanno segnalato il rischio che molti centri potessero chiudere, lasciando sguarniti interi territori. Recependo questa preoccupazione di diversi enti territoriali e reti associative, abbiamo differito una prima volta l'entrata in vigore della nuova intesa siglata nella scorsa legislatura e, per agevolare una soluzione del problema, abbiamo avviato un nuovo confronto con i territori e sottoposto a un tavolo tecnico, formato da un'ampia rappresentanza dei soggetti che compongono la rete anti-violenza, una proposta di mediazione che coniugasse il rigore dei requisiti con la sopravvivenza dei centri operanti", sottolinea. "Non avendo per ora riscontrato una condivisione unanime sul nuovo testo, rispetto al quale sono stati chiesti ulteriori approfondimenti, e avendo come faro la necessità di non far chiudere centri-violenza e case rifugio, d'intesa con le Regioni e gli enti locali rappresentati nella Conferenza Unificata ho stabilito di lasciare in vigore gli attuali requisiti per almeno un altro anno", fa sapere Roccella. "Il nostro governo ha fatto della lotta alla violenza contro le donne una priorità assoluta, e lo ha dimostrato con leggi, investimenti economici, formazione, sensibilizzazione culturale. Già dalla nostra prima legge di bilancio abbiamo fortemente incrementato le risorse destinate a centri e case rifugio, poi ulteriormente aumentati con il contributo trasversale del Parlamento. Continuiamo a considerare la capillarità della rete di protezione e accoglienza un elemento essenziale dell'azione di contrasto di questa terribile piaga. Non consentiremo che la tutela delle donne venga affievolita, e sulla base di questo obiettivo imprescindibile - conclude Roccella - continueremo ad agire". (ITALPRESS). - foto: Ipa Agency - col4/com 12-Set-25 14:14