Sottotetti condominiali: cosa è permesso

il quesito
Abito al quarto e ultimo piano di una palazzina con dieci appartamenti. Al centro del soffitto - davanti agli ingressi dei due appartamenti all'ultimo piano - c'è una botola che accede al sottotetto, cosa di cui non si parla nel regolamento condominiale né compare nell'atto notarile. Siamo i proprietari del sottotetto? E se non lo fossimo, in quale modo sarebbe possibile realizzare una mansarda aumentando la volumetria del piano casa?
A.S.

La domanda del lettore della Gazzetta non fornisce alcune precisazioni che sarebbero molto utili per una risposta appropriata. In ogni caso la presenza di una botola (e relativa scala retrattile a scomparsa per poter accedere al sottotetto) fa presumere che si tratti di un sottotetto condominiale costituente l'intercapedine tra la copertura condominiale e l'ultimo solaio. Questa ipotesi è rafforzata dalla mancanza di indicazioni nell'atto di acquisto. 
COSA SI PUO' FARE
Di solito questi sottotetti (di difficile accesso) sono di altezza modesta e vi si accede, saltuariamente, per il controllo della copertura e per raggiungere  l'antenna condominiale per la ricezione dei programmi televisivi. In questo caso non sarebbe possibile realizzare una mansarda di uso esclusivo. Si ricorda comunque che è pur sempre diritto dei condomini dell'ultimo piano di realizzare una sopraelevazione di un piano, quando la condizione dell'immobile lo permetta, con l'autorizzazione degli altri condomini e il pagamento agli stessi delle dovute indennità.
Mario Del Chicca
*Presidente Ape – Confedilizia di Parma