La parola all'esperto
Le possibilità per il riscatto della laurea
Risponde l'esperto Paolo Zoni www.tuttoprevidenza.it
Salve, ho 33 anni di servizio, sono ortottista dipendente ASP dal novembre 1989. Posso sapere se mi è possibile opzione donna? Inoltre, vorrei riscattare laurea triennale che ho conseguito nel 2021. Mentre quella precedente l'ho conseguita nel 1987 (ortottista). Lettera firmata
La facoltà di riscatto del periodo di studi per il conseguimento della laurea è consentita a tutti i lavoratori. Il periodo di riscatto però deve essere “scoperto” da contribuzione per cui se il periodo di studi per il conseguimento della la laurea triennale conseguita nel 2021 era, come presumo, in costanza di rapporto di lavoro non è possibile chiedere il riscatto in quanto il periodo era già coperto da contribuzione. Ma veniamo alle varie possibilità offerte dalla normativa vigente: optare per un sistema o l’altro incide pesantemente sull’onere di riscatto.
- Riscatto “classico”: L’onere di riscatto viene determinato sulla base dell’incremento dell’importo della pensione che si avrà per effetto del riscatto. La determinazione dell’onere avviene tenendo conto dell’età, del sesso, e delle ultime retribuzioni percepite; questo è il motivo per cui si è sempre consigliato, per questo tipo di riscatto, di chiederlo al più presto possibile senza attendere il momento del pensionamento Con questa procedura la contribuzione da riscatto è equiparata a quella da lavoro dipendente e utilizzata a tutti gli effetti come tale e si colloca temporalmente nel periodo di conseguimento della laurea. Per cui, ad esempio, come nel suo caso collocandosi in un periodo antecedente il 31 dicembre 1995 la contribuzione riscattata inciderà sulla quota retributiva della pensione. In questo caso specifico inciderebbe poco in quanto, avendo iniziato a lavorare nel 1989 non raggiungerebbe , comunque, i 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995 traguardo, irraggiungibile, che le permetterebbe il calcolo retributivo della maggior parte della sua pensione.
- Riscatto “agevolato”: Il decreto legge N° 4 del 2019 all’art. 20 introduce una nuova modalità di riscatto del periodo di studi: tale norma, senza eliminare i meccanismi di calcolo preesistenti, introduce un’alternativa per determinare l’onere del riscatto di laurea. Detta modalità è assai meno onerosa di quella attuata fino ad allora in quanto stabilisce un contributo fisso per ogni anno di laurea riscattato (pari al minimale contributivo della gestione commercianti) ; per il 2022 tale cifra è fissata in 5.265 euro. L’Inps, in un primo momento, aveva interpretato la norma in modo restrittivo disponendo che il nuovo meccanismo di calcolo, che - come appena detto - si affianca a quello “normale”, si poteva applicare solo agli anni di corso di laurea che si collocavano nel sistema contributivo ovvero quelli successivi al 31 dicembre del 1995 per chi non aveva 18 anni di versamenti al 1995 e quelli successivi al 2011 per chi, invece, alla stessa data aveva più di 936 settimane di contribuzione (18 anni).
L’Inps con propria circolare n° 6 del 22/01/2020 ha dato una nuova lettura della norma nel senso che ammette la possibilità di riscatto agevolato del periodo di laurea anche se il periodo di studi si colloca in tutto o in parte prima del 31 dicembre 1995….ma, a una condizione: che il soggetto richiedente opti per la liquidazione della pensione con il sistema interamente contributivo.
- Riscatto agevolato e opzione donna: Opzione donna, per le lavoratrici dipendenti richiede come requisiti per il 2022:
· aver compiuto i 57 anni di età entro il 31 dicembre 2021
· aver maturato entro la stessa data 1820 contributi settimanali, pari a 35 anni.
Il provvedimento, in scadenza al 31 dicembre 2022, potrebbe essere ulteriormente prorogato. Le lavoratrici che intendano accedere al pensionamento con l’ esercizio di ”opzione donna” possono chiedere che l’onere di riscatto dei periodi di studi, che in assenza dell’opzione in parola sarebbe stato determinato con il sistema della riserva matematica (quelli che si collocano anteriormente al 31 dicembre 1995), sia determinato secondo il criterio del calcolo a percentuale (calcolo agevolato). In questo caso la domanda di riscatto deve essere presentata all’atto del pensionamento, ossia contestualmente alla domanda di pensione recante la scelta della lavoratrice di accesso alla cosiddetta “opzione donna”.