LETTERE AL DIRETTORE
Moria di volatili: facciamo luce
Gentile direttore,
ho letto l'articolo sulla moria improvvisa di volatili in viale Piacenza e visionato il relativo video che mi ha lasciato alquanto sconvolta.
Purtroppo questo fenomeno si è già verificato altre volte, sia in Italia che all'estero, merita un approfondimento.
Nel caso della nostra città, non capisco il motivo per cui non siano state recuperate le carcasse dei poveri uccelli per effettuarne l'autopsia e diagnosticare l'effettiva causa di morte.
Nessuno ha avuto pietà di queste creature, nessuno ha conservato in una scatola il corpo di un colombaccio o di una gazza, dopo averla vista morire agonizzando. Era più facile smaltire la carcassa nei rifiuti dello spazzamento delle strade.
L'uomo ha superato ogni limite, non è più in simbiosi con la natura e i suoi abitanti alati. Installando antenne 5 G (che possono causare tempeste magnetiche) e «dissuasori» (forse modificati) acustici o ad ultrasuoni per scacciare le specie selvatiche definite «infestanti» si rischia poi di causare la morte di numerosi uccelli che storditi si schiantano a terra e muoiono tra gli spasmi , colpiti da infarto.
Spero che venga fatta luce su questo fatto così deprecabile e se qualcuno ha causato sofferenza a delle creature inermi è giusto che venga punito, perché deve prevalere il principio del benessere animale anche e soprattutto in un contesto urbano.
I nostri amici piumati devono essere protetti e non costretti a soccombere a causa dei comportamenti umani.
Antonella Ravanetti
Parma, 6 febbraio