Lettera al Direttore

Borgotaro dimenticato

Antonia Mariani

Gentile direttore,
situato ad oltre sessanta km di distanza da Parma, Borgotaro è sempre più isolato e abbandonato a sé stesso. Negli anni noi borgotaresi abbiamo assistito impotenti alla chiusura di molti servizi, come la biglietteria della stazione ferroviaria, lo sportello Inps, l’Agenzia delle Entrate, vari sportelli bancari.
A Borgotaro, dopo la chiusura del punto nascite, non è più possibile nemmeno partorire. Dimenticato nei fatti da tutti l’ospedale Santa Maria, costruito grazie alle offerte e alle donazioni dei nostri emigranti, attraversa una fase di netto ridimensionato o, per meglio dire, di degrado. Per esempio, ma se ne potrebbero produrre una varietà, se si necessita di una visita oculistica come nel mio caso si viene dirottati a Langhirano o a Parma città.
Se per un giovane può essere spiacevole rassegnarsi a visite in località così lontane, per un anziano non più in grado di utilizzare i mezzi pubblici è semplicemente improponibile, a meno di non potersi permettere un costoso viaggio in taxi. Sempre più spesso per curarsi, un diritto costituzionale, occorre recarsi in ambulatori privati. E per fortuna che Bonaccini doveva difendere la montagna! La triste realtà è che questi amministratori, poco importa se locali e regionali, con la loro evidente incapacità a tutto, se non a sorridere e a stringere le mani in prossimità delle elezioni, creano le condizioni per il totale spopolamento dei nostri borghi.

Borgotaro, 17 febbraio