LETTERE

Quel ricordo di Corrado Marvasi

Cristina Sassi

Caro direttore,
nel novembre del 2009, all'improvviso, perdevo il mio papà: furono giorni dolorosi e difficili con un patema d'animo da distruggermi non solo psicologicamente ma anche fisicamente. Per fortuna al tanto dolore, moltissimi parmigiani si strinsero alla mia famiglia e a me in particolare .
I giorni trascorrevano tutti uguali che riempivo di lavoro, cercavo di pensare e fare altro ma il dolore era sempre lì ben radicato nel mio animo; la mattina di Natale, un Natale diverso da tutti gli altri, triste perché il primo senza il mio adorato papà Luigi, una telefonata di quelle belle che non ti aspetti ma che speri ti arrivi, mi diede carica e contribuì fortemente a far sì che quel primo Natale senza papà non rimanesse solo un giorno triste.
Dall'altro capo del telefono c'era Corrado Marvasi che con il suo vocione disse parole affettuose e incoraggianti, piene di speranza non solo rivolte a me ma anche a mamma e ai miei fratelli.
Rimase un Natale diverso da quelli trascorsi ma grazie a quella sua straordinaria telefonata è uno dei giorni che ricordo più volentieri.
Grazie Corrado!