Lettera al Direttore
I prezzi dei carburanti
Gentile direttore,
i costi dei carburanti per autotrazione oscillano come alcune giostre del luna park (e ricordiamoci che è in vigore ancora lo sconto statale di 30 centesimi/litro nonostante la quotazione sia sotto i 100 dollari al barile verificabile ogni giorno sulla pagina dedicata dalla Gazzetta) ma è sotto gli occhi di qualsiasi automobilista che ogni giorno lancia uno sguardo ai totem delle stazioni di servizio, se il costo del petrolio al barile sale di 2 o 3 dollari immediato è l'aumento alle pompe; se la quotazione del greggio, invece, scende la diminuzione viene attivata circa una settimana dopo e in alcuni casi per non più di 2 giorni prima di risalire. La giustificazione per non diminuire il prezzo sono le cisterne riempite a prezzo più alto che devono andare ad esaurimento ed evidentemente quando il prezzo aumenta le stesse cisterne sono magicamente vuote e si può applicare l'aumento immediato. Gradirei, e forse non sono il solo, un'esauriente spiegazione in merito.
Altro quesito da porre alle compagnie petrolifere è il differenziale sempre più marcato tra gasolio e benzina arrivato anche a 25 cents al litro a favore di quest'ultima (visto con i miei occhi ieri in un distributore della città). Io oserei dire trattarsi di speculazione ma forse c'è una spiegazione a me sconosciuta benché sia cresciuto con l'insegnamento del minor costo di raffinazione per il gasolio rispetto la benzina.
Luciano Schianchi
Parma, 12 ottobre