LETTERA AL DIRETTORE

Maleducazione giovanile

Augusto Barazzoni

Gentile direttore,
la scena vista non è insolita, ma merita forse una ennesima magari inutile, riflessione. Ore 13.10, panchine in via Fratti in corrispondenza di un discount della zona, baldi 18enni consumano un veloce pasto, durante la pausa scolastica. Dopo 10 minuti di loro non ci sono più tracce, solo un cumulo di imballaggi, buste, bottiglie, sacchetti, lasciati per terra, quando a 10 metri c'è un «bel contenitore» di rifiuti.

Ora, si dirà, il problema è noto e certamente ci sono, purtroppo, emergenze sociali più gravi.

Sicuri però che il problema del mancato rispetto delle regole del vivere civile, nessuno lo possa prendere seriamente e concretamente in carico?

Non le amministrazioni che difettano in strumenti e personale per esercitare un efficace controllo, non la scuola, che magari questi ragazzi già faticano a coinvolgere suo temi dei programmi ministeriali e infine quel che peggio, neppure le famiglie, entità in profonda disgregazione (lo dicono i sociologi... da tempo), che considerano la scuola come un parcheggio per i figli.

Insomma le prospettive non sono ottimistiche ma chissà che, se ognuno degli attori in campo mettesse in campo migliori energie, certi desolanti fenomeni non possano diventare l'eccezione e non la regola.