Lettere al Direttore

Il comportamento dei padroni dei cani

Mario Malandri

Egregio direttore,
tramite la sua rubrica mi rivolgo a quanto argomentato, stesso oggetto, dal signor Luca La Torre sulla Gazzetta del 23 gennaio. Premesso che anch'io posseggo un cane ed un gatto e, senza voler polemizzare, vorrei invitare il predetto cittadino a frequentare il parco Ducale e la Cittadella, come faccio quotidianamente, dal momento della loro apertura fino alle ore 8,30 del mattino. Noterà che i padroni dei cani, appena entrati nei parchi, li lasciano liberamente correre nei prati, anziché utilizzare i settori a loro appositamente riservati.
E' chiaro che i cittadini che vengono dopo per passare la giornata o l'intervallo di lavoro, per un panino sul prato, si trovano i bisogni lasciati dall'inciviltà dei predecessori (che non sono i cani ma i loro padroni o conduttori). Può approfondire il predetto comportamento camminando per le vie della città, ad esempio: borgo del Parmigianino, piazza Salvo D'Acquisto, borgo delle Colonne. Noterà l'inciviltà dai bisognini dei cani liquidi e, benché in poche occasioni solidi, contro i muri delle case e sui marciapiedi. E' facilmente documentabile che una persona su centro conduce il cane portandosi dietro una bottiglia per lavare dove il cane orina e forse il novanta per cento raccoglie nel sacchetto l'escremento solido. Ritengo pertanto utile che l'amministrazione comunale attiri l'attenzione di noi cittadini sulle regole del vivere civile con una campagna di sensibilizzazione sui cani ma anche, su questo sono d'accordo con quanto sostenuto dal signor La Torre, una campagna riguardante tutti gli altri settori dettagliati nello scritto. La mancanza di educazione civica di noi cittadini trae purtroppo origine dal fatto che non viene più insegnata nelle scuole.