LETTERE AL DIRETTORE
Le ambulanze e i dossi
Gentile direttore,
nel suo giornale si legge che come soluzione all'eccesso di velocità delle automobili gli «strumenti principe» sono i dossi nelle strade. Quella medicina ha la controindicazione non indifferente che merita di essere considerata perché interessa condizioni di difficoltà. Una strada è percorsa anche da mezzi di soccorso per i quali i dossi rallentano anche la rapidità dell'assistenza e usurano di più i mezzi per l'inevitabile saltello.
I mezzi di soccorso più colpiti sono le ambulanza che trasportano persone sofferenti e anche un saltello a bassa velocità aggiunge un'inutile dolore. Anche le normali automobili possono trasportare persone con dolenzie verso luoghi di diagnosi o cura: non sempre è necessaria un'ambulanza e i dossi, come detto prima, aggiungono disagio al disagio. Quanto detto non sono supposizione ma fatti provati e avvenuti in modo più o meno forte da persone nei momenti di disagio fisico.
Le ambulanze sono particolarmente colpire dai dossi, ma ci sono anche le vetture delle Forze dell'Ordine che vengono rallentate (e usurate: non dimentichiamo mai questo dettaglio) quando devono raggiungere con la massima celerità laddove il loro intervento è necessario. La domanda è: «Vale la pena di utilizzare lo strumento dei dossi contro dei folli alla guida, ma creando effetti collaterali nel versante dell'assistenza in senso lato?»
Ci sono senz'altro altri metodi meno invasivi per la gente rispettosa della legge per punire con la giusta severità chi ha comportamenti pericolosi degli altri.
Reggio Emilia, 18 ottobre