lettere al direttore

L'abbandono dei rifiuti e la Tari

Egregio direttore,
non si può negare l’impegno profuso da Comune e Iren contro l’abbandono selvaggio dei rifiuti, una vera e propria piaga sociale, oltre che ambientale e di igiene pubblica, causata da una diffusa mancanza di senso civico e di rispetto delle regole.
Per gli ingombranti (tipo i luridi materassi che spesso ci tocca vedere in giro) c’è un apposito servizio gratuito di ritiro dell’Iren, ma i più hanno fretta di sbarazzarsene (e magari qualcuno non lo sa perché vive sulla luna). Comunque, per il 2024 l’Ente segnala 4.500 controlli e 800 sanzioni (19 per cento), grazie anche a 7 telecamere e 3 videotrappole. Numeri significativi, in crescita notevole rispetto agli anni passati, ma evidentemente non ancora sufficienti, vista la diffusione ancora rilevante del fenomeno, documentata ogni giorno dalle foto dei lettori alla Gazzetta.
Manca forse un’opera di sensibilizzazione più pervasiva contro questa pessima abitudine. A questo problema è legato quello dell’evasione della Tari, che è l’anticamera del fenomeno degli abbandoni selvaggi. L’incrocio dei dati tra Comune, Agenzia entrate, Iren e Catasto farebbe senz’altro saltar fuori gli evasori, ma dal Comune riportano che ci sono ancora non meglio precisati problemi di privacy, sia pur «in via di soluzione».
Speriamo bene. Siamo stufi di fare la parte dei «fessi» che pagano questa tassa fino all’ultimo centesimo anche per conto dei disonesti che non la pagano e per giunta ci precludono una sua eventuale riduzione.

Patrick Pereira