lettera al direttore
Raccolta rifiuti da ripensare
Egregio direttore, non passa quasi giorno che sulla Gazzetta non vengano pubblicate foto di discariche a cielo aperto, e basterebbe girare la città per rendersi conto di quanto il sistema di raccolta porta a porta sia sinonimo di degrado e perdita di decoro per le strade.
Eppure, non mancano gli ingenui che continuano ad invocare telecamere, come se si potessero mettere ad ogni singolo angolo della città, in una sorta di «Grande fratello immondizzaio», e non bastasse invece percorrere cento metri abbandonando i propri rifiuti altrove, per gli incivili che vogliano farlo.
Ma soprattutto mi fa imbestialire la dichiarazione dell’assessore, che nega qualsiasi possibilità di cambiare sistema, pur senza abbandonare la giusta raccolta differenziata, negando l’evidenza di ormai quindici anni di degrado urbano.
Eppure altre amministrazioni cittadine lo stanno facendo. È la teoria economica del cavallo morto, quella di chi è innamorato della propria idea a tal punto, da far fallire la propria azienda, piuttosto che ammettere che non funziona.
Parma, 2 ottobre