lettera al direttore
L’importanza della sicurezza
Egregio direttore, due articoli pubblicati nella stessa pagina della Gazzetta del 16 novembre, entrambi relativi al sempre più sentito problema della sicurezza, a mio avviso possono essere interpretati il primo come una fotografia della difficile situazione attuale e il secondo come una risposta, attesa pur se parziale, alla soluzione dello stesso problema.
Il consigliere comunale Giuseppe Tramuta, ex appartenente alla polizia di Stato, quindi esperto conoscitore delle dinamiche legate alla locale sicurezza, spiega chiaramente che «se le persone sanno che possono aggredire, rapinare o accoltellare senza essere arrestate, la violenza continuerà a crescere. I cittadini non possono continuare a vivere con la paura». Il secondo articolo dà notizia invece dell’avvenuta effettiva espulsione di un pluripregiudicato straniero accompagnato direttamente all’aeroporto di Orio al Serio e imbarcato su un volo diretto nel suo Paese. Fermo restando che i reati non sono solo stranieri, è una decisione, questa, che sarebbe auspicabile anche in tanti altri casi analoghi e che la gente comune chiede da tempo sia per cercare di arginare, almeno in parte, il problema della delinquenza sempre più spavalda, sia per combattere quella «percezione di immunità» che galvanizza oggi chi compie un reato.
La domanda che ci facciamo noi cittadini comuni è come mai siano così sporadiche le effettive espulsioni dal nostro Paese a fronte dell’esplosione di reati commessi in particolare da stranieri. E’ un problema politico? Le leggi non lo consentono? Mancano accordi con i paesi di origine? Non ci sono risorse economiche a sufficienza? L’attuale governo di centro-destra ha sempre avuto la sicurezza tra i suoi cavalli di battaglia, quindi avendo una solida maggioranza, potrebbe promulgare, se mancano, leggi ad hoc per espellere stranieri pregiudicati tenendo conto anche che ora potrebbe essere un momento favorevole in Europa e inoltre dovrebbe definire velocemente accordi per i rimpatri con governi dei vari paesi di provenienza; per finanziare i costi delle espulsioni perché non pensare per esempio alla possibilità per i contribuenti di destinare il proprio 8x1000 della dichiarazione dei redditi ad un fondo governativo dedicato? Noi continuiamo sia a sperare che qualcuno finalmente capisca l’importanza che la sicurezza riveste per la maggior parte dei cittadini sia a ricordare a chi di dovere che, come si suol dire, «volere è potere»
Fidenza, 17 novembre