Il mito «Arlecchino» è tornato sui binari: questa mattina un treno speciale Bologna-Roma

di David Vezzali

Viaggio inaugurale, oggi, della nuova «vita» dell’elettrotreno Etr 252, rimesso a nuovo dalla Fondazione Fs dopo un paio di decenni di abbandono. Si tratta di uno dei quattro treni “Arlecchino”, entrati in servizio nel 1960 in concomitanza con le Olimpiadi di Roma. Utilizzati per servizi rapidi di alto livello, si trattava di convogli formati da quattro carrozze, derivati dal treno-capolavoro delle Ferrovie dello Stato realizzato negli anni ’50: il «Settebello», composto da sette carrozze e di cui erano stati prodotti tre esemplari. Alle estremità di entrambi i treni, i caratteristici – e famosi – belvedere con le poltroncine girevoli; la cabina di guida, di conseguenza, era sopraelevata.

Al «battesimo», questa mattina alle 8 a Bologna, tanti appassionati di treni che sono riusciti ad acquistare i biglietti, andati esauriti in poche ore dal momento dell’apertura delle prenotazioni. Il treno ha effettuato un viaggio speciale fino a Roma Termini, dove è arrivato alle 13.37.

A bordo del treno anche due parmigiani, ben lieti della puntualità, che così si sono potuti recare al ristorante prenotato per le 14.30 in via di Ripetta, vicino a piazza del Popolo.

Da notare, di contorno, le divise «datate» dei ferrovieri, i tanti appassionati appostati per poter filmare la partenza e il «rispetto», nella ristrutturazione del treno, del mantenimento del motivo per cui questo elettrotreno era stato battezzato «Arlecchino»: in ogni carrozza le poltrone sono di colore diverso.

E, per concludere, un’occhiata alla tazzina del caffè servito al bar di bordo: è firmata «L’Arlecchino». Il treno verrà utilizzato dalle Ferrovie come convoglio turistico di alto livello e non per i servizi ordinari.