Auguri tricolore: festa a Reggio Emilia
Si sono svolte a Reggio Emilia le celebrazioni per i 219 anni del Tricolore, nato nella città emiliana nel 1797. Ospite d'onore la presidente della Camera Laura Boldrini. "Il nostro Paese sa di avere nell’unità e nell’identità nazionale i motori imprescindibili che ci spingono in avanti. Sentiamo l’onore che la storia ci porta, ma sentiamo anche sulle nostre spalle la responsabilità di continuare e rinnovare le scelte fatte dalla Repubblica Cispadana il 7 gennaio del 1797", ha commentato Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, intervenendo questa mattina alla Festa del Tricolore a Reggio Emilia. Il presidente, nel corso del proprio intervento, ha ricordato che i padri costituenti scelsero "di inserire la bandiera nella Costituzione: perchè l’unità del Paese e la conquistata della democrazia erano beni inalienabili e indissolubili. Nella nostra Carta ritroviamo i valori della libertà, dell’eguaglianza e della fraternità che erano perno della Rivoluzione francese, alla quale guardavano coloro che sedevano nel parlamento Cispadano". Nella difesa dei principi di cui la bandiera diventa simbolo, "occorre più Europa - ha detto Bonaccini - occorre muoverci spinti da una coraggiosa voglia di innovare, di capire il futuro per governarlo, nella libertà e nelle differenze che collaborano per il bene comune". "In occasione dei 70 anni della nascita della Repubblica italiana, scelta dalla popolazione il 2 giugno 1946, l’istituzione «per essere celebrata al meglio ha bisogno non tanto di cerimonie quanto di azioni concrete, e penso a due cose che sarebbero davvero significative: un programma straordinario di educazione civica sull'Europa per gli studenti e l’approvazione della legge sulla cittadinanza". Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, intervenendo alle celebrazioni per i 219 anni del Primo Tricolore a Reggio Emilia. Le due proposte, secondo la terza carica dello Stato, rappresenterebbero «un messaggio di grande importanza: è l'Italia che diventa sempre più europea e che dà riconoscimento ai nuovi cittadini, che saranno anch’essi protagonisti del suo futuro e che porteranno avanti la storia di una nazione che - ha concluso Boldrini nel suo intervento al Teatro Valli - si riconosce nel tricolore come simbolo di pace, di fratellanza e di libertà».