L'Etna di Gandolfi migliore copertina del «Geographic»

Sulla cima una nuvola: vapore acqueo, fumo? Alle falde, le luci della città, fino a dove il cono s'impenna verso il cielo della sera. In primo piano, le tracce dei fanali del traffico su una superstrada, colte da una lunga esposizione: magma umano ai piedi della «madre ipnotica e irrequieta». L'Etna riletto dal vulcanico Alessandro Gandolfi ha conquistato la «vetta» del National Geographic.
Tra le copertine delle 40 edizioni nazionali del prestigioso mensile dedicato al pianeta la più bella di tutte è
quella firmata dal fotoreporter parmigiano, a corredo di un lungo servizio dedicato al rapporto tra l'uomo e la montagna di fuoco. Un trekking emotivo tra miti, tradizioni, superstizioni e natura suprema. L'ennesimo scatto vincente del 47enne «obiettivo» di punta di testate quali Le Monde, Le Figaro Magazine, The Sunday Times Magazine, National Geographic, L'Espresso, Internazionale. Una copertina e una lettera d'amore per una terra alla quale Gandolfi è anche legato sentimentalmente. «Il destino - ha dichiarato in un'intervista al sito livesicilia - ha voluto che due anni fa mi fidanzassi con una catanese e ho cominciato a frequentare spesso la Sicilia Orientale e l'Etna: una grande madre onnipresente, generosa, ipnotica, a volte irrequieta». rob. lon.

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