La Via Francigena raccontata in foto a Pontremoli

Si è concluso Pontremoli Foto Festival dopo dieci giorni di mostre, workshop e talk che hanno permesso di vivere appieno la cittadina toscana e in essa “il meglio della fotografia italiana”. L'evento è organizzato da Lunicafoto. 
Le mostre, scelte per raccontare il più possibile la fotografia italiana contemporanea e d'autore, hanno conquistato il pubblico del borgo pontremolese, accompagnate dagli oltre cento scatti del Circuito dedicato al mondo amatoriale o esordiente. Sigeric – Servizi per il turismo è stato partner importante, oltre che guida, come sempre impeccabile, nel workshop di Graziano Perotti dedicato al reportage.
Ma ciò che più di tutto ha emozionato staff e pubblico è stato avere la possibilità di essere a stretto contatto con alcuni grandi artisti italiani, che hanno raccontato le loro opere e si sono raccontati, dimostrando che il talento va di pari passo con i contenuti: “Con gli ospiti venuti a trovarci abbiamo imparato molto, spesso emozionandoci e divertendoci. Abbiamo attraversato il mondo della fotografia italiana negli strumenti e nei generi, nelle sensibilità e nei tempi, scoprendo al contempo incredibili storie e sentimenti autentici. Davvero crediamo che l'energia del nostro Festival sia da ricercare negli incontri”. Quest'anno hanno partecipato: Andrea Boccalini, Benedetta Falugi, Graziano Perotti, Ottavio Maledusi, Giorgio Galimberti e Angelo Cucchetto (con la presentazione di Cities Magazine); e, poi, ancora, Simone Conti, Salvatore Matarazzo, Ciro Cortellessa e Paola Ascani, prima della grande chiusura con Davide Cerati e Silvio Canini. In mostra, in alcuni dei luoghi più suggestivi, i progetti di Munari, Cerati, Galimberti, Conti, Matarazzo, Falugi, Cortellessa e Ascani, Canini e Boccalini. La chicca del Festival: la collettiva di Fortman Studios Florence, a Palazzo Galli-Bonaventuri. 


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  Lungo la Via  

Da Fidenza a Berceto una mostra di Gigi Montali

Gigi Montali ha percorso il tratto da Fidenza a Berceto, ricercando nei suoi luoghi i paesaggi e i segni del Cammino di Sigerico. Lungo la Via, nella sua provincia, ha raccolto sia le tracce medievali che quelle della contemporaneità a formare un racconto che unisce l'esperienza dei tanti che, nei secoli, hanno percorso la Francigena. Sulle orme dell'Arcivescovo, passo dopo passo, ha catturato ciò che i suoi occhi hanno scovato nel tratto emiliano: ogni dettaglio utile a esaltare le tappe nel loro valore spirituale, culturale, artistico e storico. Così le fotografie tengono stretti, come nel “viaggio vivo”, l'Uomo, il Simbolo e il Paesaggio: in un trittico che non lascia nulla al caso. Il suo progetto arriva al prezioso Museo San Caprasio di Aulla, dopo essere stato esposto a Fidenza e Reims (Francia).

Gigi Montali, reporter e paesaggista, è cittadino del mondo, ma prima ancora parmigiano di nascita. La sua fotografia, “in movimento ma ferma”, da anni cattura i valori fondanti le comunità, con l'umanità come protagonista assoluta. Protagonista di gran parte dei suoi scatti, essa è colta nella sua quotidiana semplicità per storie e gesti: così si compongono straordinari mosaici autentici, capaci di raccontare l'uomo dalla Pianura Padani al Mali. Per lui, che in quarant'anni di carriera ha collezionato pubblicazioni, esposizioni e riconoscimenti, il segreto è essenzialmente “negli occhi”: nella vita come in tutti i suoi viaggi, devono esser sinceri e, nell'animo, puri.

La mostra è inserita nel più ampio contesto di “Obiettivo sulla via Francigena”, un festival a tappe realizzato da Comune di Pontremoli e Lunicafoto in collaborazione con Associazione Europea delle Vie Francigene e Sigeric – Servizi per il Turismo. Fondamentale è stata l'adesione, attiva, da parte di ogni soggetto coinvolto: in questo caso il Comune di Aulla e l'associazione Amici di San Caprasio.