Las Vegas: il bilancio sale a 59 morti e 527 feriti. Il killer aveva almeno 42 armi Foto

Sale il bilancio delle vittime di Las Vegas, salito ora a 59. Lo ha detto la polizia durante un aggiornamento della situazione con la stampa. Il numero dei feriti sale a 527.

Sonny l’infermiere di 29 anni del Tennessee è stata la prima vittima del massacro di Los Angeles ad essere identificata. Ma più si va avanti nel durissimo lavoro del riconoscimento delle persone rimaste uccise durante il concerto e più la vicenda assume i contorni di una vera e propria strage di donne.
Ci sono Rachael la poliziotta di Manhattan Beach e Sandra la professoressa californiana. E ancora, Jenny la maestra d’asilo, Susan l’impiegata, Lisa la segretaria, come lo era Bailey. Non hanno avuto scampo nemmeno Denise, 50 anni, nonna e pensionata della West Virginia, Rhonda la designer di Boston, Jennifer ed Angie - solo 20 anni - entrambe della California, Jessica originaria del Canada, e Neysa l’imprenditrice.
Ma nella identificazione delle 59 vittime finora accertate siamo solo all’inizio.

Gli investigatori hanno trovato almeno 42 armi da fuoco, tra pistole e fucili, tra la camera d’albergo e l’abitazione di Stephen Paddock, il killer di Las Vegas. Lo afferma la polizia. Nella stanza di hotel le armi rinvenute sono 23.

Stephen Paddock, il killer di Las Vegas, ha sparato attraverso la porta della sua camera d’albergo agli agenti delle forze speciali che tentavano l’irruzione. Lo ha rivelato la polizia, spiegando come un team di sei uomini delle teste di cuoio hanno setacciato l’hotel Mandalay piano dopo piano, fino a trovare la stanza di Paddock al 32/mo piano.
Quando la porta è stata sfondata l’uomo era già riverso a terra morto.

La strage di Las Vegas è forse la prima in America cui è stata utilizzata un’arma automatica. Il killer Stephen Paddock avrebbe infatti modificato un fucile d’assalto AK-47, sul tipo di quelli usati in guerra, per esplodere colpi in più rapida successione, solo tenendo premuto il grilletto. E poggiando l’arma su di un cavalletto per prendere meglio la mira ed avere un effetto ancor più micidiale.
E’ una delle ipotesi fatte dagli investigatori per spiegare quello che è stato il massacro più sanguinoso della storia recente americana. Reso ancor più devastante dal fatto che il killer ha sparato dall’alto su una folla di circa 20 mila persone assiepate.(