Lo Stato acquisisce 151 opere d'arte: una andrà al castello di Torrechiara
Dalla Marina di Gustave Courbet destinata alla Gnam, all’Allegoria del Lavoro di Carlo Carrà per Brera. Tra il 2016 e il 2017 sono 151 le opere d’arte acquisite dal Mibact e destinate a musei e istituti culturali statali. Tele ma anche sculture, foto, porcellane,per un totale di quasi 4 milioni di euro, che lo Stato si è aggiudicato agendo in prelazione sulle compravendite private o in acquisto coattivo per evitarne l’esportazione. «Arte restituita ai cittadini- dice il ministro Franceschini».
SETTE OPERE IN EMILIA-ROMAGNA: UNA AL CASTELLO DI TORRECHIARA. C'è un Carracci tra le 7 opere destinate all’Emilia-Romagna delle 151 acquisizioni d’arte dello Stato: è la Santa Pressede di Antonio Carracci (1592-1618), olio su tela, cm. 128x96,5, destinato alla Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Su segnalazione degli uffici esportazione (che propongono l'acquisto delle opere al prezzo di autorizzazione all’uscita dal Paese) e delle soprintendenze (che propongono la prelazione quando un’opera vincolata viene venduta) ecco tutte le 7 opere acquisite alle collezioni regionali di enti statali: l'opera del Carracci, La Corsesca, Arma in ferro con asta in legno, inizi sec. XVI, cm 70x25x10, Castello di Torrechiara a Langhirano, una serie di 4 tempere di Felice Giani (1758-1823) raffiguranti Storie di Cerere (Palazzo Milzetti Museo Nazionale dell’Età Neoclassica in Romagna, Faenza) e la Strage degli Innocenti, disegno su carta, di Felice Giani (a Faenza).