Primo Maggio in corteo: "Urgono risposte per i giovani"
Hanno sfidato la pioggia battente, in piazza, per riaffermare la necessità dei tre principi scelti come slogan per questa Festa del Primo Maggio: contrattazione, occupazione e pensioni. Poco più di 150 i lavoratori ed i pensionati parmigiani che hanno preso parte alla manifestazione promossa da Cgil. Cisl e Uil.
Con in testa i segretari locali delle tre organizzazioni sindacali, Massimo Bussandri, Federico Ghillani e Mario Miano, accanto al sindaco Federico Pizzarotti ed al vicepresidente della Provincia Gianni Guido Bellini, il corteo è partito da barriera d'Azeglio, accompagnato dalle note del corpo bandistico G.Verdi, per dirigersi verso piazza Garibaldi, dopo aver reso omaggio al monumento al Partigiano ed alla lapide ai Caduti.
Nel mirino dei sindacati, è finito soprattutto il Jobs Act. Duro il commento della Cgil: "Viviamo una crisi senza fine – ha affermato Bussandri -: gli ultimi dati forniti dall'Osservatorio provinciale evidenziano, nel nostro territorio, una leggerissima flessione della disoccupazione. Ma, con tutti gli incentivi messi in campo dal Governo, non crediamo si possa festeggiare per una disoccupazione che cala dal 7,5 al 6,9%. È la prova che qualcosa non ha funzionato e che il Jobs Act non serve".
"Il lavoro deve diventare la priorità delle priorità, in questo Paese – ha ribadito Ghillani, leader della Cisl Parma -: chi un lavoro non ce l'ha, si sente infatti ai margini della società e rischia di cadere in pericolose trappole".
A chiudere la manifestazione, sul palco allestito sotto i Portici del Grano, è stato l'intervento del segretario generale nazionale UilPa Nicola Turco. "Oggi più che mai avvertiamo la necessità di parlare di giovani che faticano a trovare un'occupazione, di lavoratori che non vedono rinnovato da anni il proprio contratto e di un Paese dove le sentenze della Corte costituzionale non vengono applicate – ha detto Turco -; il rischio che si apra un conflitto sociale è elevatissimo: al Governo chiediamo di riportare il dibattito sui binari della condivisione e della partecipazione".