Affluenza in provincia al 63,76%. Il top Fontevivo: 70,56. Il più basso Varsi 43.03. A Parma 64,12. Dati contrastanti in montagna

Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 19 ha votato il 58,41% degli aventi diritto (7.958 comuni su 7.958); alle ore 12 l’affluenza era stata del 19,39%. Lo rende noto il Ministero dell’Interno.
Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 46,8%% degli elettori per la Camera. A Parma hanno votato 89.059 elettori per la Camera, pari al 64,12% degli aventi diritto al voto, e 84.104 elettori per il Senato, pari al 64,87 % degli aventi diritto al voto. Per le elezioni politiche del 2013, in cui il voto fu espresso su due giorni, cioè domenica 24 e lunedì 25 febbraio, alla stessa ora di domenica avevano votato: per la Camera 75.878, pari al 55,17% degli aventi diritto al voto; per il Senato 71.912, pari al 55,89% degli aventi diritto al voto. In provincia, il dato è del 63,76%. Il Comune dove si è votato di più è stato Fontevivo con il 70.56%, l'affluenza minore a Varsi con il 43.03.

L’Emilia-Romagna guida la classifica delle Regioni più virtuose nell’affluenza alle urne: alle 19 aveva infatti votato il 66,2% degli aventi diritto per il voto alla Camera dei deputati, circa 7 punti in più rispetto al 2013, quando però si votava in due giorni. L’affluenza è superiore di oltre 8 punti rispetto alla media nazionale. Forlì-Cesena (68,4%) è la provincia dove si è votato di più, non solo in Emilia-Romagna, ma in tutta Italia. Guida la classifica regionale davanti a Ferrara (67,6%) e Ravenna (66,7%).
Nel Comune di Bologna, sempre alla rilevazione delle 19, ha votato il 65,7%, quasi 12 punti percentuali in più rispetto alle politiche del 2013.

Affluenza, curiosità: Se Berceto e Bore hanno il 45,39 % e il 45,45% nelle vicinissime Borgotaro e Compiano le percentuali sono molto più alte, al 65,93% e 65,26%. Differenti di poco, ma differenti anche Salso (61,16) e Fidenza (67,51%).

La giornata

Seggi aperti dalle 7 anche in Emilia-Romagna, dove sono chiamati al voto oltre 3,3 milioni (per la precisione 3.326.889). A questi occorre aggiungere anche i 152.182 elettori residenti all’estero che hanno già votato. Sono invece 35.701 i giovani che voteranno per la prima volta.
Si vota fino alle 23 per eleggere, in tutta la regione, 67 parlamentari, 45 deputati e 22 senatori. I posti verranno contesi da 567 candidati: 365 alla Camera e 202 al Senato.
Il numero delle sezioni elettorali in tutto il territorio regionale è 4.510: al primo posto Bologna con 1.049 seggi, in ultima posizione Piacenza con 303. Ben 44 sono, invece, le sezioni dislocate negli ospedali.

A Parma città si registrano sin dall'apertura dei seggi code. Così come accade anche in diversi comuni della provincia, come dimostra la foto scattata a Torrile.  In parte è sicuramente dovuto al nuovo codice anti-brogli, che allunga le operazioni di voto. Alle 12 l'affluenza in città era al 22,05% per la Camera e 22,92% per il Senato.

Per le elezioni politiche del 2013, in cui il voto fu espresso su due giorni, cioè domenica 24 e lunedì 25 febbraio,alla stessa ora di domenica avevano votato: per la Camera n.27804, pari al 20,22% degli aventi diritto al voto; per il Senato n.26953, pari al 20,95% degli aventi diritto al voto.

Calcolando città e provincia, l'affluenza alle 12 è attestata al 22,39%.

L'affluenza nel Parmense comune per comune

In Emilia-Romagna l'affluenza è al 22,72% per la Camera

A livello nazionale, alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,29% degli aventi diritto quando mancano i dati relativi a poche centinaia di comuni (7.554 su 7.958). Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno.
Nella precedente tornata elettorale del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 14,94% degli elettori per la Camera.

Problemi si sono registrati soprattutto a Palermo: sono state ristampate nella notte le schede elettorali di 200 sezioni dove, per un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune, erano stati inseriti dei candidati di un altro collegio. Le schede sono state poi ridistribuite nei seggi che hanno aperto le operazioni di voto con ritardo tra le proteste degli elettori. Nessun rallentamento nella sezione dove ha votato alle 8.30 il presidente Mattarella. Problemi analoghi risolti nella notte a Mantova: i seggi hanno quindi aperto regolarmente alle 7. Casi di schede con nomi dei candidati sbagliati si sono registrati anche nella Capitale e in Piemonte: in un seggio di Roma, il 2167 di Via Micheli 29 a Roma (nel quartiere Parioli) la presidente di seggio ha aperto e vuotato l’urna mettendo in una busta i voti degli elettori espressi fino a quel momento, 36, utilizzando le schede sbagliate, assicurando che gli elettori sarebbero stati ricontatti per spiegare il problema e farli rivotare. Situazione analoga nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria. Delle schede sbagliate ci si è accorti dopo 40 voti: a quel punto le operazioni di voto sono state sospese per un paio di ore nell’attesa che arrivassero le schede giuste e dopo l'autenticazione, si è ripreso a votare.
Lunghe file anche per arrivare a Castelnuovo di Porto, vicino Roma, dove avverrà lo spoglio delle schede degli italiani che hanno votato all’estero. La Farnesina ha comunicato che sono giunte tutte le schede dai 200 uffici del ministero all’estero dove i nostri connazionali hanno votato. Non è mancato neanche chi è stato denunciato per violazione della legge sulla sicurezza del voto per aver scattato con il cellulare una foto alla scheda mentre si trovava all’interno della cabina elettorale. E’ successo stamane a Pioltello, nell’hinterland milanese. Hanno votato nelle rispettive città molti leader politici.