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Francobolli sbagliati del Trentino-Alto Adige: bloccata la vendita, «caccia» agli eventuali esemplari venduti - Foto
Un collezionista parmigiano: «Speriamo che non si ripeta quello che è successo con il “Gronchi rosa” nel 1961»
«Giallo» per due francobolli dedicati al Trentino-Alto Adige, emissione prevista per l’8 luglio scorso. Il giorno prima è stato disposto il divieto alla vendita perché sulle vignette il nome della regione è scritto solamente in italiano e non nella doppia forma italiana e tedesca, cioè manca «Südtirol». La doppia denominazione è obbligatoria per legge, ragion per cui il Ministero delle imprese e del made in Italy ha bloccato la vendita di questi francobolli a seguito delle proteste suscitate dall'assenza della dicitura bilingue in italiano e tedesco, sancita dall'articolo 116 della Costituzione. Tutto a posto? No, perché sembra che alcuni esemplari, da qualche parte d‘Italia, siano entrati lo stesso in circolazione nonostante il divieto. E questo li rende, per gli appassionati, «appetibilissimi».
La serie, denominata «Patrimonio naturale e paesaggistico», era inizialmente composta da sei valori, con gli altri esemplari dedicati a Basilicata, Marche, Umbria e Valle d’Aosta. C’è da notare che, curiosamente, il francobollo per la Valle d'Aosta ha la doppia dicitura, con indicato anche il nome in lingua francese.
«È un bel pasticcio se è vero che alcuni esemplari del Trentino-Alto Adige sono stati venduti», spiega Umberto Bonomini, collezionista parmigiano di francobolli dagli anni ’50. «Speriamo che non succeda come con il francobollo del 1961 emesso per il viaggio del Presidente della Repubblica in Perù, il famoso “Gronchi rosa”. Dopo poche ore dall’apertura degli uffici postali ne è stata bloccata la vendita perché il francobollo aveva i confini sbagliati del Perù, e così i pochi francobolli venduti sono stati oggetto di grande speculazione e raggiunsero quotazioni elevate».
Per la cronaca, allo Sportello filatelico delle Poste di Parma in via Pisacane sono disponibili solo i francobolli della Basilicata e della Valle d’Aosta-Vallée d’Aoste. Quelli delle Marche e dell’Umbria arriveranno probabilmente nei prossimi giorni. Ed è prevedibile l’uscita dei due esemplari del Trentino-Alto Adige ma con la denominazione bilingue della regione.