dal 27 settembre

Salvador Dalì "tra arte e mito" in mostra a Palazzo Tarasconi

 Sogno, realtà e un modo di raccontare il mondo che spazza via ogni logica per creare nuove strutture: dal 27 settembre all’1 febbraio il Palazzo Tarasconi di Parma ospita «Salvador Dalì, tra arte e mito», mostra dedicata al maestro del surrealismo, organizzata da Navigare e allestita dal curatore di mostre internazionali Vincenzo Sanfo, con il supporto di un comitato internazionale. Circa 80 opere provenienti da collezioni private di Belgio e Italia, tra cui serie composte da numerosi pezzi, per un viaggio nell’arte e nel mito del genio di Salvador Dalí: disegni, sculture, ceramiche, boccette di profumo, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie conducono il pubblico a immergersi nell’universo daliniano, libero dalla rigidità delle regole, dove la realtà è costituita dai sogni. A completare questo percorso sono esposte anche opere di altri autori che hanno condiviso con Dalí l’idea di un’arte dal carattere onirico e surreale.
«L'itinerario espositivo si sviluppa con un approccio antologico, partendo dai primi anni della carriera dell’artista e dal fondamentale incontro con figure come il poeta Federico García Lorca, rappresentato in mostra da inediti disegni surrealisti - spiega il curatore - Questi legami hanno contribuito a plasmare il futuro di uno dei più grandi protagonisti dell’arte del Novecento. Il percorso continua attraverso tutte le fasi della produzione artistica di Dalí, fino alle ultime sperimentazioni oniriche degli anni finali della sua vita». Tra le opere in esposizione si trovano anche molte litografie, comprese quelle legate ai lavori di García Lorca e alla suggestiva Divina Commedia, nonché la serie de I Cavalli di Dalì, e inoltre incisioni a puntasecca, disegni, arazzi, sculture, oggetti in vetro, profumi, ceramiche, gioielli e una serie di fotografie, libri e documenti che arricchiscono ulteriormente la collezione. (ANSA).