IAA, ci siamo: ecco i nuovi mondi della mobilità
La locandina stessa parla chiaro. Oltre a migrare, dopo 70 anni di carriera, da Francoforte sul Meno a Monaco di Baviera, polo considerato più attrattivo sia in chiave industriale, sia in senso turistico-logistico, lo storico IAA (Internationale Automobil-Ausstellung), in programma da martedì 7 a domenica 12 settembre, vira dal formato di Salone dell’auto tradizionale, a quello - sempre più gettonato - di manifestazione multidimensionale, multidisciplinare, multicanale. L’auto, ma anche il trasporto pubblico e i mezzi a due ruote (e non solo a motore).
Un formato nuovo
Esposizione, ma anche e soprattutto dimostrazione e sperimentazione. I padiglioni fieristici, ma anche il «fuorisalone» nelle vie e le piazza cittadine. Le installazioni fisiche, infine, ma anche le piattaforme digitali. Non a caso, la prima edizione del Salone di Monaco sceglie il nome IAA Mobility. E quando al centro del discorso è la mobilità tout court, l’accento cade sempre su di lei, la mobilità 100% elettrica. La kermesse si sviluppa contemporaneamente su tre livelli, che in buona sostanza corrispondono anche a tre location distinte.
«Summit» coincide con la sfera espositiva come siamo abituati ad intenderla e si svolge nel polo fieristico di Monaco. «Blue Lane» una ideale corsia preferenziale che collega fiera e centro città, e che è intesa come pista di prova per ogni genere di tecnologie ecosostenibili. «Open Space» è invece lo spazio dedicato al grande pubblico: vari luoghi di spicco nel cuore di Monaco, tra cui le celebri Marienplatz e Odeonsplatz, si trasformano in arene per un dialogo cittadino su visioni, innovazioni e soluzioni di mobilità sostenibile per il futuro.
Oktoberfest con le ruote
Come canale divulgativo delle proprie novità di prodotto, la pandemia di Covid-19 ha accelerato il processo di transizione - già in atto da alcuni anni - dai Saloni convenzionali a soluzioni più snelle e dinamiche (vedi il recente Milano Monza Motor Show), dalle world premiere digitali alla partecipazione a eventi interdisciplinari o addirittura extrasettore.
Lo stesso IAA Mobility non può considerarsi un Motor Show tradizionale: alcuni Costruttori saranno regolarmente presenti in forma ufficiale, altri prenderanno parte alla rassegna attraverso iniziative trasversali, altri ancora rinunceranno proprio ad essere presenti. Vedi il Gruppo Stellantis, che al Salone di Monaco marcherà visita in blocco. Idem il Gruppo Toyota.
Feudo tedesco
Ad essere maggiormente rappresentata è ovviamente l’auto «made in Deutschland». Audi porta a Monaco il concept Grand Sphere, berlina lusso 100% elettrica, capacità di guida autonoma di livello 4, e che con ogni probabilità prenderà il posto dell’ammiraglia A8. Più massiccia l’offensiva Bmw: il prototipo di iX5 Hydrogen e le versioni definitive di nuova Serie 4 GranCoupé, X3 e X4 restyling.
Anche Mercedes raggiunge la capitale bavarese in grande spolvero, e il focus - manco a dirlo - è l’auto elettrica: EQE concept (Classe E elettrica), il SUV EQB (alterego elettrico di GLB), la super berlina EQS e la prima ammiraglia elettrica a brand Maybach. Dalla divisione racing, invece, ecco AMG GT Coupé 4 63 S E Performance, la prima AMG a propulsione ibrida plug-in (da oltre 800 Cv). Anche se i fari sono tutti per il primo Suv elettrico Smart, prima espressione della partnership con la cinese Geely. Volkswagen presenta ID.5, versione con tetto arcuato di ID.4, inoltre il Suv coupé compatto Taigo e nuova Polo restyling. Attesa anche per la novità full electric a marchio Porsche.
Gli altri
Renault battezza l’IAA 2021 mostrando in anteprima assoluta la versione elettrica di Mégane, la consociata Dacia porta invece Duster restyling e la nuova multispazio a 7 posti Jogger. Cupra con UrbanRebel, concept di citycar elettrica in abito racing. Premiere assoluta, infine, per Kia Sportage di quinta generazione, la prima sviluppata espressamente per l’Europa, la prima inoltre con motori 100% ibridi. Ad avere il tempo e la passione (e il green pass), Monaco val bene una gita