Al volante di Proceed: il senso di Kia per la shooting brake
Kia ha preso coraggio, dopo la coupé sportiva Stinger ora sfida le tedesche in un segmento ancora più di nicchia, quello delle «shooting brake», chiamiamole…«wagon coupé». Lunga 4 metri e 61, ProCeed fa il verso alla (più lunga) Mercedes CLS: il risultato è straordinario, sia per quanto riguarda forme e proporzioni (sensuali il tetto ad arco ed il lunotto posteriore in diagonale), sia in chiave qualità ed equipaggiamento a bordo. In edizione GT Line, l’opera d’arte del designer Peter Schreyer monta anche fari a Led davanti e dietro (che effetto, di notte, la firma luminosa a tutta larghezza), accesso ed avviamento senza chiave, navigatore touch da 8” con retrocamera (ultranitida) e predisposizione Apple CarPlay ed Android Auto, inoltre ricarica wireless per lo smartphone e sedili elettrici autoriscaldabili.
Spazio abbondante sia per le persone, sia per i bagagli (vano da 594 litri). Naturale è poi l’abbinamento con il diesel 1.6 CRDi da 136 Cv (31.250 euro), brillante il giusto (0-100 km/h in 10,4 secondi) e sorprendentemente parco: medie di 20 km/l anche trattando male l’acceleratore. Altrettanto consigliato è il rapido cambio DCT a 7 rapporti, automatico doppia frizione che richiede altri 1.500 euro.
Quali osservazioni muovere a ProCeed? Che in allestimento GT Line è fin troppo vicina a terra, quindi rischi di strusciare il paraurti. E che in manovra la visuale è scarsa (cristalli sottili, montanti inclinati). Ma il comfort è da familiare premium, il feeling di guida pure: massì, la perdoniamo.