Anche Seat si butta: la Mii sarà solo elettrica
Un unico motore, elettrico. Un unico allestimento: full optional (e connessa). Un unico prezzo. La scelta è solo fra i 5 colori a disposizione. La rivoluzione di Seat per la mobilità inizia dal modello più piccolo, la Mii che diventa soltanto elettrica. Addio a tutti i motori termici, anche alla fortunata alimentazione a metano che tanto è piaciuta. Una scelta estrema dettata dalla fiducia del Gruppo Volkswagen nella nuova mobilità.
Mii electric da fuori è identica alla Mii che conosciamo, eccezion fatta per due piccoli adesivi laterali e la grande scritta sul portellone: electric. E’ dentro, e soprattutto «sotto» che è tutta nuova, dalle sospensioni allo sterzo. Il risultato è un’auto a inderogabile vocazione cittadina (anche per le dimensioni, 3.5 metri e diametro di sterzata di 9.8) ma che, grazie ai 260 km di autonomia dichiarati sul misto - che, sostengono in Seat, possono superare agevolmente i 300 in città - non disdegna le gite fuoriporta. Il comportamento in autostrada invece tradisce più di qualche fruscio, e il rollio non manca. Elemento utile: può essere guidata anche dai neopatentati.
I tempi di ricarica? Vanno dalle 16 ore nella modalità casalinga ai cento minuti di quella a corrente continua, passando per le 10 ore abbondanti dalla wallbox. Percorre 100 km con una spesa di 2,80 euro alla colonnina: il costo di 2 litri di gasolio.
Di serie - tra le tante cose - nella Mii electric il sistema Seat Commect, che consente l’accesso e la completa gestione della vettura da remoto. Il prezzo di lancio è di 23.250 euro chiavi in mano (finché disponibili ci sono però i 6mila euro di fondi nazionali, oltre a quelli erogati da alcune regioni per i mezzi elettrici). Oppure la soluzione 36 mesi a 199 euro al mese senza anticipo con la formula SEAT Senza Pensieri.