MOTORI
Bmw M2, 460 cavalli di razza
Cuore da atleta bionico, ma non solo. Nuova BMW M2 si differenzia dalla più «civile» Serie 2 Coupé anche nell’aspetto, con quel muso e quel «sedere» più squadrati (griglia a doppio rene, prese d’aria, diffusore con doppia coppia di scarichi integrati), forse meno armonici, tuttavia utili per farsi riconoscere anche da lontano.
Grazie a un flap a controllo elettronico, di M2 seconda generazione a riconoscersi anche in mezzo al frastuono del traffico è senz’altro il timbro di voce: quello generato dal 3 litri 6 cilindri in linea biturbo già rodato dalle sorelle maggiori M3 ed M4, qui registrato a 460 Cv (90 Cv in più rispetto all’antenata) a 7.200 giri e 550 Nm di coppia, costanti tra 2.650 e 5.870 rpm. Di serie il cambio automatico M Steptronic a otto rapporti con Drivelogic e tre modalità di funzionamento, ma senza sovrapprezzo i puristi possono optare a piacimento anche per il cambio manuale a sei rapporti, con funzione Gear Shift Assistant che evita «grattate» quando si scalano le marce in frenata in ingresso di curva.
Trazione posteriore, differenziale attivo M, sospensioni adattive con ammortizzatori a controllo elettronico, sterzo a rapporto variabile, freni con pinze fisse a sei pistoncini all’anteriore e pinze flottanti a singolo pistoncino al posteriore, confezionano un telaio che più racing non si può. Lo sprint? 0-100 km/h in 4,1 secondi, velocità massima autolimitata a 250 km/h, ma con pacchetto M Driver si toccano i 285 km/h. Appuntamento ad aprile 2023.