LUCCA, fino al 1° novembre

Non c'è Comics senza... Mini

Ferdinando Sarno

Non c’è Comics senza Mini: per la quarta volta il brand inglese (ma di proprietà tedesca) torna protagonista della fiera internazionale Lucca Comics & Games - dal 28 ottobre al 1 novembre - presentando al pubblico un'opera che celebra la storia di un’icona dal 2001 (quando è rinata sotto le insegne del BMW Group) a oggi.

Dalla coppia di street artists romani Solo & Diamond protagonisti dell’edizione 2021 al mondo dei “Manga”.

“Mini ha da sempre a cuore la valorizzazione dei giovani talenti – ha dichiarato Cristiana Lattuada responsabile della comunicazione Mini Italia - e quest’anno abbiamo scelto di collaborare con Lucca Manga School con un progetto che coinvolgerà gli studenti durante l’anno accademico 2022-23. Il concept principale sul quale gli studenti sono chiamati a lavorare è basato sul tema di Mini” Big Love”, che si traduce in amore per le persone e per l’ambiente circostante. I ragazzi dovranno indagare le tematiche di sostenibilità ambientale e inclusione sociale, care alla community di MINI, con lo scopo ultimo di realizzare delle illustrazioni digitali. Attraverso questo progetto MINI vuole dare spazio ai giovani talenti di esprimere appieno la propria creatività e di affinare la capacità di lavorare in sinergia in team”.

 

Già, “per amore delle persone e dell’ambiente circostante” e Mini, in tempi di elettrificazione, non poteva che mettere a disposizione una bella Mini 100% elettrica da trasformare in una tela sulla quale dipingere (che è “diverso dal disegnare”) il mondo dei Manga. A dirlo è Caterina Rocchi, Direttrice Artistica di Lucca Manga School. E chi ha la passione per i fumetti è sicuramente appassionato di mondo dei Manga, diventato uno dei settori principali nell'industria editoriale giapponese proprio negli anni Cinquanta e ha saputo conquistare una popolarità progressivamente crescente.

Se i manga sono così amati, è soprattutto grazie al fatto che le storie che raccontano risultano avvincenti: non solo narrano eventi più o meno realistici, ma lo fanno suscitando emozioni e facendo sì che il fruitore si interessi alle sorti dei personaggi, identificandosi in questi ultimi e interrogandosi circa lo sviluppo della storia. 

I manga sono un prodotto evergreen, giovane e fresco, dove autore e fruitore devono incontrarsi in una teoria implicita delle emozioni condivisa da entrambi.

Per l’occasione, quindi, una Mini Elettrica di color bianco con tetto nero ha fatto da tela alla creatività di Caterina Rocchi, Direttrice Artistica di Lucca Manga School.

La city car, che con la sua alimentazione Full Electric ha a cuore il pianeta, senza sacrificare performance e sicurezza è una macchina urbana, giovane, agile, come l'arte manga, a cui Caterina ha dedicato la sua carriera. 

“Prendendo ispirazione dalla sottocultura Ita-Sha di appassionati di modding automobilistico in Giappone, ho creato due personaggi, uno per ogni fiancata, che si incontrano poi simbolicamente sul cofano nello slogan Big Love - ha dichiarato Caterina Rocchi - Ita-Sha, racchiude i simboli di "dolore" e di "macchina": il dolore è dato dalla quantità sovra stimolante di colori e dal cringe dei soggetti rappresentati, ma Ita-Sha, è anche la macchina italiana. Ho inserito quindi l'estetica italiana, rendendo la mia interpretazione più elegante e digeribile rispetto alla Ita-Sha classica, attraverso un diverso utilizzo del colore che richiama i monocromatici manga più che l'animazione”.

Dichiarazione fortemente romantica ma si sa come sono fatti questi artisti…

P.S.: al momento MINI Italia non ha ancora deciso “cosa farne” di questo “capolavoro elettrizzante”, ma non è difficile immaginare che verrà “sfruttato” alla grande e non solo per operazione di marketing e di comunicazione.