IL TEST
Nuova Peugeot 408, allure francese
Fascino, ritmo, passione, aspetto, andatura: ci sono tante sfumature nel termine francese «allure», non per niente lo utilizziamo in italiano senza tradurlo. E lo utilizza anche una francese autentica come nuova Peugeot 408 quando ci presenta il suo biglietto da visita: l’allure nasconde una vettura difficile da definire, perché a seconda dell’angolo di inquadratura appare come berlina, fastback, crossover, perfino per qualche aspetto un po’ Suv.
Che design
Partendo dalla stessa piattaforma Emc2 su cui Citroën ha costruito C5 X (segmento D), Peugeot sviluppa una vettura più compatta (segmento C, una decina di centimetri in meno, si ferma a 469) e, sebbene la silhouette abbia punti di contatto, profondamente diversa. Diciamolo subito: il design è riuscito, mantiene compattezza a dispetto di un passo da ammiraglia (279 cm) alternando bene linee tese, spigoli e rotondità. Muso imponente, soprattutto nella versione GT al top della gamma, posteriore fastback con un elegante portellone e le zampate del leone a griffare i gruppi ottici.
Dentro lo spazio abbonda anche per chi siede dietro, dove la vivibilità da salotto è impreziosita da due prese Usb. Centrato anche il design della plancia, moderno e minimale dominato dalla strumentazione in 3D e dal touchscreen da 10” che racchiude razionalmente tutti i comandi, compresi nella parte inferiore i pochi (e discreti) tasti fisici, gli «i-toggles». Perfetto il tunnel centrale con quattro vani per gestire le appendici moderne che ormai scandiscono le nostre vite.
Al volante
Allora mettiamo in moto: siamo a bordo della top di gamma GT (47.700 euro, plug-in hybrid, 225 Cv e 64 km di autonomia elettrica). Completano l’offerta gli allestimenti Allure (da 33.500) e Allure Pack, mentre sotto il cofano oltre all’ibrido (180 o 225 Cv) l’unica alternativa è il benzina PureTech 130 Cv. Peugeot conferma la filosofia dell’i-cockpit che tanta fortuna ha avuto negli ultimi anni: sterzo piccolo e maneggevole, strumentazione sopra al volante. Per chi predilige lo sterzo alto (come chi scrive) non è la scelta ottimale, ma non dovendo affrontare una prova speciale di un rally, va benissimo così.
Appare evidente la scelta di rendere facile la vita a bordo: la strumentazione è suggestiva e ben visibile, premendo l’estremità della levetta della freccia si cambia configurazione mentre gli «shortcut» dei comandi centrali consentono di predisporre i setting preferiti (ad esempio eliminare il mantenimento di corsia, uno dei tanti strumenti Adas a bordo). Raramente abbiamo testato un navigatore così preciso nelle indicazioni e sempre a suo agio anche quando sbagliamo apposta.
Concludiamo con l’insonorizzazione molto curata grazie anche a vetri più spessi: nonostante generosi cerchi da 20” rotolamento e fruscio sono contenuti, e non si sente quasi nulla nemmeno dal cofano. A proposito, apritelo: non c’è spazio per uno spillo, oltre al benzina è qui anche l’unità elettrica, integrata nel cambio, mentre le batterie sono sull’asse posteriore e portano via una sessantina di litri al bagagliaio da 536 litri.
E la dinamica? Sterzo preciso, rollio assente, cambi di direzione rapidi, frenata sicura. Dove forse ci si aspetterebbe di più è in ripresa e accelerazione perché 225 Cv di sistema non sono pochi. Meglio utilizzare la modalità Sport e i paddle al volante se si vuole provare un po’ di pepe.
SECONDO NOI
CI PIACE Design originale (e riuscito) in 4 metri e 69, plancia moderna e comandi semplici. L'assetto è notevole, il rollio è inesistente anche nel misto stretto. La qualità percepita (nel modello top di gamma) è molto alta. Insonorizzazione eccellente
NON CI PIACE L'i-cockpit ha i suoi limiti, se si è alti, nel trovare la posizione ideale. Al lunotto posteriore manca il tergi e la visibilità è migliorabile
IL PREMIO
La 408 è tra le sette finaliste di «Car of the Year»: sarà assegnato il 13 gennaio al Salone di Bruxelles
Tra le finaliste del «Car of the Year» ci sarà anche Peugeot 408. Sono state infatti svelate le sette auto finaliste del Car of the Year 2023, uno dei premi più prestigiosi e ambiti nel mondo automobilistico. Il premio, che verrà assegnato il 13 gennaio, giorno in cui apriranno i battenti del Bruxelles Motor Show, vedrà impegnata una giuria composta da giornalisti provenienti da 23 Paesi che dovranno incoronare la 60/ma vincitrice. La selezione iniziale, composta da 45 veicoli, ha prodotto una short list di auto che si contenderà l’importante riconoscimento nella fase finale del concorso. I nomi delle sette protagoniste corrispondono a quelli di Jeep Avenger, Kia Niro, Nissan Ariya, Peugeot 408, Renault Austral, Subaru Solterra/Toyota BZ4x e Volkswagen ID.Buzz. A sfidare Suv e crossover troviamo il van elettrico di Volkswagen. Non sono approdate all’ultima fase l’Alfa Romeo Tonale, la Bmw X1 e la Honda Civic, recentemente apparse sul mercato. L’insieme delle finaliste propone un mix tra auto che utilizzano anche il motore termico, e modelli esclusivamente elettrici, fotografando l’attuale offerta sul mercato.
Una situazione differente da quella del 2022, in cui 6 delle 7 auto arrivate in finale erano esclusivamente a batteria.
Nell’albo d’oro l’auto vincitrice succederà alla Hyundai Ioniq 5. Nel 2021 a primeggiare fu la Toyota mentre nel 2020 la Peugeot 208 e nel 2019 la Jaguar I-Pace.