CES DI LAS VEGAS

Stellantis scommette sui taxi aerei e sfida Tesla

Serena Di Ronza

Stellantis scommette sui taxi aerei elettrici insieme alla californiana Archer. E lancia la sfida a Tesla, una casa automobilistica «molto competitiva» e per la quale «abbiamo un profondo rispetto». La «nostra missione - afferma l’amministratore delegato Carlos Tavares - è competere con i nostri rivali, inclusa Tesla, e cercare di batterli».

In videoconferenza da Las Vegas, dove partecipa al Ces, Tavares spiega come la tecnologia per l’elettrico di Stellantis ha raggiunto ormai un livello di «raffinatezza ed efficienza che ci pone in una dinamica forte per sfidare le altre case automobilistiche, inclusa Tesla. Siamo portando 75 veicoli elettrici puri sul mercato. La tecnologia è pronta. E’ chiaro che competeremo, siamo racer. La concorrenza ci piace». Certo «non sarà facile ma siamo in racing mode», ammette l'amministratore delegato di Stellantis osservando come la maggiore sfida dei prossimi anni sarà quella di ridurre i costi delle tecnologia EV in modo che sia accessibile al grande pubblico.

Oltre a puntare sull'elettrico Tavares guarda ai taxi aerei e rafforza la collaborazione con Archer. Stellantis aiuterà la start up a produrre Midnight, l’aereo elettrico a decollo e atterraggio verticale con un raggio di circa 160 chilometri. Il velivolo sarà prodotto in un impianto in Georgia e sarà in grado di trasportare quattro passeggeri più il pilota. Inizialmente per il lancio si valutano gli Stati Uniti e le loro grandi città come «New York, Los Angeles, Miami e San Francisco. Ma siamo interessati a guardare anche all’Europa. Il prodotto è globale», dice Adam Goldstein, il fondatore e amministratore delegato di Archer.
Stellantis parteciperà alla partnership con Archer anche con 150 milioni di dollari di capitale.

«Siamo qui in sostegno» di Archer: «non per controllare ma per aiutare nelle aree in cui possiamo aiutare», precisa Tavares osservando come sta ad Archer decidere «quale tipo di integrazione verticale vuole raggiungere per ridurre i costi». Alla start up - «lo siamo anche noi», aggiunge riferendosi ai quasi due anni vita di Stellantis - spetta anche decidere sulla sindacalizzazione dell’impiano di Covington, Georgia, dove il velivolo sarà prodotto. «La nostra posizione su questo è molto facile: abbiamo in tutto il mondo un buon rapporto con i sindacati. Avere sindacati è un vantaggio competitivo. Avere sindacati forti, con buoni leader è la strada giusta», spiega Tavares mettendo in evidenza come al momento il «driver numero uno di Stellantis è il piano» industriale e «non il taglio dei costi"

Il rafforzamento della collaborazione con Archer, iniziata nel 2020, si inserisce nella spinta a quella libertà di mobilità su cui Tavares punta con determinazione. Una mobilità pulita, sicura e sostenibile in tutte le sue forme e con l’eVTOL di Archer che sembra calzare in questa strategia. A chi gli fa notare come le regole anche nei cieli saranno probabilmente destinate ad aumentare e inasprirsi vista la concorrenza nel settore, Tavares dice: se si tratta di una mobilità silenziosa e pulita «non vedo perchè le regole dovrebbero impedire questo miglioramento della vita».